Rete Kurdistan: Sulla dichiarazione di Federica Mogherini Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri sull’arresto di Gulten Kişanak e Firat Anli
L’equilibrismo ipocrita della dichiarazione dell’Alta Rappresentante dell’UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Federica Mogherini e del Commissario per la Politica di Vicinato e i Negoziati per l’Allargamento Johannes Hahn sugli arresti dei co-sindaci della Municipalità Metropolitana di Amed è insostenibile.
Invece di condannare con forza l’arresto illegittimo dei due co-sindaci di Amed democraticamente eletti come un atto gravissimo e lesivo dell’espressione democratica della volontà popolare, la prima preoccupazione dei due esponenti dell’UE è di tentare di legittimare Ergodan evocando lo spauracchio del PKK. Dimenticano che il PKK in Iraq e in altre aree del Medio Oriente è l’unica forza che da anni combatte con efficacia contro ISIS, mentre è ampiamente provato che la Turchia tuttora continua a fornire sostegno logistico e materiale alle bande di tagliagole del califfo nero.
L’UE deve finalmente riconoscere che l’unica vera minaccia alla sicurezza della Turchia è la dittatura fascista che l’autocrate Erdogan sta costruendo sotto gli occhi del mondo e le sue aspirazioni neo-ottomane che stanno destabilizzando l’intero Medio Oriente, e togliere il PKK dalla lista delle organizzazioni terroristiche.
L’unica opzione sostenibile per la Turchia è una soluzione politica, pacifica e democratica della questione curda. Questa però non è realizzabile senza che il governo dell’AKP metta fine alla repressione dell’opposizione democratica e di qualsiasi voce critica, alla sua sporca guerra genocida contro il popolo curdo e riapra un negoziato vero con il PKK e al quale deve partecipare come protagonista e da uomo libero il leader del popolo curdo Abdullah Öcalan.
Rete Kurdistan Italia