Report I: Lavori della casa delle donne a Kobane

Pubblichiamo il report ricevuto da Kobane sulla ricostriuzion della casa insieme le foto fatta dal Comitato della ricostriuzione di Kobane;

“Grazie al finanziamento del progetto di costruzione dell’Accademia delle donne di Kobane da parte di Chiesa Valdese, con l’arrivo della prima somma tramite Kurdish Institute con la collaborazione di UIKI Onlus, ha avuto luogo il tempestivo inizio dei lavori.

Riunioni via Skype precedenti all’inizio dei lavori sono state svolte con il Comitato d’Europa per la Ricostruzione di Kobane, al fine di trovare soluzioni ai problemi riguardanti l’autoproduzione dei materiali da parte delle ditte ingaggiate per il progetto. Il progetto è stato accolto con entusiasmo, e permetterà alle donne di avere un’Accademia sul territorio e di non doversi così spostare per motivi di formazione sino al cantone di Cizire.

La situazione di Kobane, presenta oggi difficoltà oggettive per l’embargo politico ed economico dovuto alla chiusura totale dei confini. L’assenza intermittente di elettricità è una di queste conseguenze. È noto inoltre come sono stati registrati in queste settimane attacchi violenti al confine. Per motivi di difficoltà di guerra e di embargo la delegazione incaricata non ha potuto raggiungerci né recapitare il logo di Chiesa Valdese, per cui si sta trovando al momento un’altra soluzione tipografica.

Nonostante queste difficoltà, i lavori relativi al progetto di costruzione dell’Accademia delle Donne sono iniziati il 27.07.2016 quando il gruppo degli ingegneri incaricati ha marcato i confini del terreno rilevando la topografia definitiva del sito. Nei lavori del progetto è implicato in primo luogo un gruppo strutturato di carpenteria che coordina ed è responsabile dei lavoratori impiegati nel progetto.

I lavori vanno avanti in modo progressivo, svolgendosi secondo le tre fasi indicate, dato che gli scavi per le fondamenta dell’edificio sono terminati, nonostante, per causa di una condizione morfologica data dalla base pietrosa del terreno, i lavori di scavo siano durati e costati più di quanto stimato nei primi calcoli di stima complessiva.

La preparazione del terreno, l’impostazione dei gruppi di lavoro, dell’equipaggiamento e degli strumenti necessari, la costruzione circostante delle mura, e i lavori ufficiali sul terreno sono terminati, e l’equipe è pronta per passare alla fase successiva.

Ad ora, i materiali usati nel progetto di costruzione (eccetto equipaggiamenti come contenitori d’acqua, dynamo etc.) sono, concretamente, tondi di ferro per cemento armato blocchi di cemento, sabbia lavata, e telai di legno. L’acqua, per il deposito, viene acquistata giornalmente.

Lo stato dei lavori procede e chiude la sua prima fase, per iniziare le successiva a partire dalla possibilità imminente di costruzione sulle fondamenta, su basamenti di terreno accurati.

Alcuni foto durante i lavori:

Maggiori informazioni su Progetto Casa delle donne di Kobane e sulla pagina facebook PonteDonna Kobane.

Le donazioni in denaro ci possono pervenire anche tramite bonifico
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI ONLUS
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Causale: Casa Donne