Report della delegazione a Cizre
Non è stato possibile oggi raggiungere Cizre per festeggiare il Newroz. Dopo tre ore e mezza di viaggio siamo stati bloccati a poco meno di 20 km dalla città martoriata da continui e lunghi coprifuochi da agosto a poche settimane fa.
Una coda lunga centinaia di metri, di camion e auto, annunciava il blocco. Scendiamo dal nostro pullman e procediamo a piedi fino a raggiungere una barriera umana di ragazzini in divisa verde armati di fucile e bardati con giubbotti antiproiettile e casco, blindati e tank.
Una delegazione di deputati di Hdp, e rappresentanti del Bdp, del Dtk e del Kja hanno tentato di negoziare, ma non c’è stato niente da fare.
Il rifiuto delle forze turche è stato netto. Nessuno dovrà andare a Cizre, gli effetti della violenza, della repressione, le conseguenze della dura repressione governativa dovranno rimanere nascoste alle delegazioni internazionali provenienti da Italia, Francia, Germania, Grecia e altre ancora.
I gendarmi indossano le maschere antigas, impugnano gli scudi, si preparano ad accogliere Selahattin Demirtas che, sceso dall’auto, ha dichiarato alla stampa: “Vogliono impedirci di incontrare la nostra gente, seminano terrore per i villaggi, per le città. Ma il popolo è ancora in piedi e noi siamo con lui nella lotta contro l’oppressione fascista”.
di Valentina