Quali conseguenze avrà l’attacco di Amed?
In Turchia la situazione è critica. Tanto critica che qualsiasi provocazione basta per segnare a lungo la storia e il destino del Paese. Ora si pone la domanda, si voleva approfittare dell’attentato dinamitardo di Stato Islamico US ad Amed nel quartiere Bağlar per una sporca disinformazione e per creare una provocazione di dimensioni insospettate?
Nel giorno in cui in Turchia vengono arrestati i deputati dell’HDP, esplode una bomba nel quartiere di Bağlar di Amed. Secondo le ultime notizie ha ucciso 10 persone e circa 100 persone sono state ferite. Ma il rumore dell’esplosione non era ancora scemato, che il capo del CHP Kılıçdaroğlu ha dichiarato di aver saputo dal governatore che l’attentato va messo in conto al PKK. Ma non è stato il PKK, ma IS a rivendicare l’attentato. E con questo sembra avviarsi uno scandalo che dispone di una forza esplosiva di dimensioni insospettate.
Ziya Pir, deputato dell’HDP e ieri tra i deputati che sono stati derubati della loro libertà con la violenza poliziesca ora ha comunicato via twitter dopo essere stato rilasciato con la condizionale: “IS ha compiuto l’attentato contro i deputati dell’HDP trattenuti in un edificio attiguo. Il presidente distrettuale del’HDP di Çüngüş ha perso la vita. Figen Yüksekdağ e Sırrı Süreyya Önder se la sono cavata a stento. Selahattin Demirtaş, Nursel Aydoğan, Gülser Yıldırım e io siamo stati accompagnati fuori dall’edificio poco prima dell’attentato. Dozzine di appartenenti all’HDP e al DBP si trovano lì in custodia della polizia da oltre 26 giorni.”
Questo forse significa che proprio nel giorno in cui avviene un attentato contro una determinata stazione di polizia, importanti politici di un partito come l’HDP che vengono arrestati in tutte le parti del Paese, sono stati portati proprio in questa stazione di polizia. Se questo non è un caso, allora cos’è? IS ha rivendicato l’attentato. Ma non ci è mancato molto e sarebbe stato usato per legittimare gli arresti illegittimi incolpando di questo attentato il PKK.
Cumhuriyet, 05.11.2016,