Speciale: Prigionieri politici curdi in Iran
Pubblichiamo il dosseir speciale di Partito della vita libera del Kurdistan( PJAK) sui prigionieri politici curdi in Iran. PDF
I prigionieri politici del carcere centrale di Urmiye sono tenuti in una situazione veramente difficile negli ultimi anni, e le loro condizioni sono peggiorate a causa della mancanza di consapevolezza riguardo al tema.
I detenuti politici nel carcere di Urmiye sono privati dei più elementari diritti che sono definiti dal quadro costituzionale della Repubblica islamica d’Iran.Le guardie della sicurezza in coordinamento con il Ministro dell’intelligence hanno peggiorato la situazione del 12esimo reparto(reparto speciale per soli prigionieri politici) e l’hanno praticamente sciolto attraverso il trasferimento di pericolosi detenuti condannati per omicidio o traffico di droga.Le guardie di sicurezza proibiscono i libri dentro il carcere,persino quelli con l’autorizzazione alla pubblicazione del Ministero della cultura dell’Iran che sono accessibili alle persone fuori del carcere. 30 prigionieri politici del 12esimo reparto,insieme ad altri 30 prigionieri politici, sono stati trasferiti nel reparto per trafficanti di droga e altri detenuti pericolosi.
Questi prigionieri sono tenuti in un piccolo ambiente senza servizi e sono costantemente sotto forte pressione da parte delle guardie carcerarie e dagli agenti del Ministero dell’Intelligence.Strutture carcerarie, quali classi tecniche o sportive sono completamente proibite per i detenuti politici.Ad un certo numero di prigionieri politici,i quali sono sposati, è proibito lavorare nelle unità di lavoro del carcere e quindi non in grado di sostenere le loro famiglie. A partire dall’anno scorso, le guardie speciali del carcere hanno attaccato il reparto molte volte, e hanno tentato di sequestrare i loro effetti personali,inclusi abiti curdi, libri e scritture.
Diversi di questi prigionieri sono stati picchiati duramente.Di tanto in tanto i detenuti vengono inviati in celle singole,estremamente fredde e senza servizi.Vengono tenuti in celle per lunghi periodi. Alcuni prigionieri politici che sono tenuti in quelle celle sviluppano allergie e problemi respiratori.
Il Ministro dell’Intelligence ha ordinato ai funzionari delle carceri di trasferire i prigionieri politici nei reparti per detenuti pericolosi come assassini e trafficanti di droga, il che comporta un grande rischio per le loro vite.Per esempio Behrooz Alakhani è stato tenuto tra i condannati per traffico di droga,sebbene fosse affetto da squilibrio mentale.E’ rimasto traumatizzato a causa dell’aver speso lunghi periodi in celle di prigione individuali.
D’altra parte un certo numero di detenuti non politici,come quelli coinvolti in rapine a mano armata o nel traffico di droga sono stati trasferiti nel reparto per detenuti politici allo scopo di mettere sotto pressione i detenuti politici all’interno del carcere attraversi i criminali,e come risultato smantellare il reparto dei detenuti politici.
Il Ministro dell’Intelligence dispone di stanze speciali per gli interrogatori dentro le carceri dove i prigionieri politici vengono convocati e interrogati di tanto in tanto per molte ore.Solo nello scorso anno cinque detenuti politici sono stati accusati di avere avuto contatti con il relatore speciale delle le Nazioni Unite,cosi come le organizzazioni dei diritti umani,e come risultato sono stati costretti a rimanere in celle individuali.Giovedi 11 Ottobre 2012 i prigionieri politici curdi Ahmad Tamoui, Yousef Kaka Mami, JahangirBaduzadeh, Ali Ahmad Soleiman e Mustafa Ali Ahmad erano stati accusati di:
• Avere contatti con le organizzazioni dei diritti umani,incluso il relatore speciale sui diritti umani Dr. Ahmad Shahid
• Inviare notizie alle organizzazioni dei diritti umani.
• Propaganda contro il governo dall’interno delle carceri.
• Avere contatti con il canale curdo Newroz TV.
E quindi sono stati trasferiti nel centro di detenzione del Ministero dell’Intelligence.Sono stati detenuti in carceri individuali per due mesi, e sono stati interrogati con le accuse sopra citate. Gli interrogatori sono iniziati l’11 Ottobre 2012 su base giornaliera e sono proseguiti fino all’11 Novembre 2012.Le vittime sono state soggette a tortura,ad trattamento inumano degradante al fine di ottenere false confessioni durante interviste televisive.
Ad esempio il detenuto Ahmed Tamoui è stato brutalmente torturato a tal punto in cui è rimasto incosciente.I detenuti sono costantemente minacciati di essere trasferiti nel carcere di un’altro paese.Quei detenuti sono stati trasferiti dal centro di detenzione del Ministero dell’Intelligence alla prima sezione del Tribunale rivoluzionario per gli interrogatori. Ahmad Tamoui è stato interrogato con l’accusa di avere contatti con l’ufficio di Ahmad Shahid e di inviare notizie alle organizzazioni dei diritti umani e ai media stranieri.Altri prigionieri politici nel carcere di Urmiye, come Ali Ahmad Soleiman, Mustafa Ali Ahmad, Yousef Kaka Mami e Jahangir Baduzadeh sono stati interrogati con l’accusa di propaganda contro il governo e per la loro affiliazione al Pjak e per avere avuto contatti con Newroz TV,il canale satellitare curdo.Dopo il trasferimento dei detenuti al centro del Ministero dell’Intelligence,gli interrogatori sono continuati, e ancora una volta sono stati picchiati e torturati, costretti a falsa confessione in televisione.Sono stati anche minacciati di esilio.
L’11 Dicembre 2012 agenti del Ministero dell’Intelligence di Urmiye hanno trasferito Ahmad Tamoui dal centro di detenzione di Urmiye al carcere di Rajaei-Shahr mentre era ammanettato e con i bracciali alle gambe, senza consentirgli di raccogliere e prendere i suoi effetti personali dal carcere in cui era stato detenuto per cinque anni.E’ stato picchiato lungo la strada per il carcere di Rajaei-Shahr dai funzionari che lo stavano accompagnando. Gli altri quattro prigionieri politici sono stati rimandati indietro al carcere centrale di Urmiye.
Sin dallo scorso anno diversi prigionieri politici curdi sono stati trasferiti nei centri di detenzione di sicurezza per essere sottoposti a trattamenti degradanti e inumani.Alla fine del 1989,Jahangir Baduzadeh, accusato senza prove per lo sciopero della fame dei prigionieri politici in carcere in protesta contro l’esecuzione di Hossein Khezri.E’ stato condannato a sei mesi di detenzione extra più un mese di confinamento solitario, e non gli è stato consentito il diritto di visitare la sua famiglia.Nel Giugno del 1990 anche Mustafa Ali Ahmed è stato condotto in carcere con l’accusa di propaganda contro il sistema e di avere agito per protesta,incluso uno sciopero della fame in prigione.Il Tribunale rivoluzionario di Urmiye lo ha condannato a 6 mesi extra e all’incarcerazione.
Anche il 25 Ottobre 2013 un certo numero di detenuti politici in Iran avevano fatto un’annuncio al quarantesimo giorno dell’evento dell’esecuzione di Habibullah Golparipour e Reza Reza Esmaeili Mamedi, intitolato “No alle esecuzioni in Iran”.Lo sciopero della fame simbolico di un giorno e simultaneamente tutti i prigionieri politici avevano programmato di anticipare lo sciopero della fame di un giorno,ma ancora,un giorno prima dello sciopero,5 detenuti erano stati trasferiti in custodia di sicurezza e erano stati minacciati di deportazione,picchiati e di nuovo documentati.
Nel corso degli ultimi tre anni, più di 40 prigionieri politici curdi sono stati esiliati o mandati nelle carceri a Ardabil,Bandar Abbas, Yazd, Tabriz, Zahedan, Zanjan, Qazvin e Rajaei-Shahr.Mentre in carcere i prigionieri politici si trovano sottoposti al giogo degli apparati di sicurezza del governo,quandoo vengono liberati dal carcere i servizi di sicurezza iraniani(Etelaat) manterranno un’occhio su di loro.Se continueranno qualsiasi attività politica,le guardie rivoluzionarie iraniane(Sepah)li arresteranno ancora.Per esempio i Sepah hanno preso d’assalto alcune case dei detenuti liberati e li hanno arrestati insieme ad un certo numero di membri della famiglia.Le guardie rivoluzionarie iraniane hanno arrestato un’attivista politico curdo e lo hanno mantenuto senza nessuna accusa dopo diversi giorni di forte pressione sul suo coinvolgimento in attività politiche.Questo approccio degli ufficiali iraniani verso i prigionieri politici è standard.
Per esempio uno dei prigionieri ,Vali Balkhkanlou residente di Maku, lo hanno di nuovo arrestato i Sepah sei mesi dopo il suo rilascio e lo hanno trasferito nel carcere di Maku.Il detenuto sopracitato è stato arrestato dai Sepah nel 2008 e lo hanno condannato per “aver agito contro la sicurezza nazionale”.Il Tribunale lo ha condannato a tre anni di carcere.E’ stato liberato nella primavera del 2011 e di nuovo,a settembre è stato arrestato dalle forze di sicurezza di Etelad , dopo due mesi di tortura in detenzione ha perso la vita nella prigione di Maku.Poi hanno comunicato alla sua famiglia che ha tentato il suicidio in carcere e si è ucciso.Le forze di sicurezza iraniane hanno partecipato al funerale per assicurarsi che non vi sarebbe stata nessuna cerimonia commemorativa e che nessuna informazione veniva diffusa dalla famiglia alla comunità o dai parenti.
La pressione non è solo diretta ai prigionieri politici ma anche alle loro famiglie e parenti.Le guardie di sicurezza iraniane e i Sepah svolgono ricerche anche sulle famiglie dei prigionieri politici ed i loro parenti e amici,e ogni volta possono attuare i loro arresti attraverso le forze di sicurezza iraniane.Per esempio i membri della famiglia del detenuto politico giustiziato Hossein Khezri, nel caso del perseguimento di un prigioniero politico da parte dei Sepah di Urmiye,sono stati minacciati e arrestati.Forti pressioni sui membri della famiglia da parte delle guardie di sicurezza iraniane e persino la minaccia del mantenimento della detenzione e dell’esecuzione nella misura in cui il padre del detenuto ha sofferto un’attacco al cuore ed è morto.
Un certo numero di prigionieri politici,incluso Behrouz Alkhani,a causa del prolungamento del confinamento solitario e delle continue torture hanno perso il loro equilibrio mentale. Ali Mohammadi,un prigioniero politico il quale è stato incarcerato per 18 mesi,ed è stato mantenuto in confinamento solitario per un certo periodo ha incominciato a mostrare segni di malattia mentale e ha bisogno di cure speciali.Ali Afshari, mentre si trovava in detenzione dalle forze di sicurezza,è stato attaccato dalle guardie di sicurezza iraniane con colpi d’arma da fuoco,e a causa delle numerose ferite e delle gravi infezioni interne necessita di chirurgia in un ospedale esterno al carcere.
Keyvan Esmaeili ,quando è uscito dal carcere nel 2006, e più tardi nel carcere di Urmiye ha mostrato segni di una misteriosa malattia che fa scomparire e brucia la carne sulle ossa e ora utilizza una maschera.La sua salute è in cattive condizioni nonostante l’opinione dei medici del carcere era quella di mandare il detenuto in un ospedale fuori dal carcere, ma a causa dell’opposizione del carcere o delle guardie di sicurezza(Etteead) le quali non erano d’accordo ad inviarlo in un’ospedale esterno, si trova in cattive condizioni.Per protestare contro il trasferimento di detenuti pericolosi tra i prigionieri politici e l’opposto, il trasferimento di prigionieri politici tra detenuti pericolosi,nonchè la convocazione,la minaccia ed il trasferimento di prigionieri politici in un carcere solitario da parte delle guardie di sicurezza iraniane(Etelaat),tre prigionieri politici del reparto 12 del carcere centrale di Urmiye martedi 29 Novembre hanno iniziato lo sciopero della fame.
Durante questi giorni,funzionari del carcere hanno esercitato pressione sui detenuti per porre fine allo sciopero della fame,e hanno minacciato i detenuti con la pena di morte,e l’esecuzione.A questo riguardo Sabato 8 Dicembre funzionari del carcere hanno creato un clima basato sulla paura utilizzando gas lacrimogeni e manganelli elettrici ed hanno minacciato di picchiare i detenuti se continuavano nello sciopero della fame.Nello stesso giorno i detenuti che sono stati inviati nella stanza dedicata alle visite in carcere con il pretesto di un possibile trasferimento di informazioni ai media esteri attraverso le loro famiglie sono stati spogliati e perquisiti con modalità mancanti di rispetto da parte dei funzionari della prigione.Sempre nello stesso giorno Mansour Arvand,un prigioniero politico condannato a morte senza preavviso,era stato appena trasferito nel carcere di Mahabad.
La lista dei detenuti in carcere condannati a morte:
1. Habibullah (Rizgar) Afshari — Moharebeh, attraverso l’appartenenza al Komala
2. Ali Afshari — Moharebeh, attraverso l’appartenenza al Komala
3. Younes Aghaeian — violenze e scontri contro le forze di sicurezza,seguace di Yarsan.
4. Behrouz Alakhani — Moharebeh,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
5. Ali Ahmad Soleiman — Moharebeh ,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
6. Ebrahim Isapour — Moharebeh ,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
7. Sirwan Najawi (Nazhavi) — Moharebeh,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
8. Seyyed Sami Hosseini —Moharebeh,Moharebeh,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
9. Seyyed Jamal Mohammadi — Moharebeh,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
Un numero dei detenuti politici che sono in sciopero della fame:
1.Jafar Mirzaei, condannato a 6 mesi
2. Sherko Hassanpour, condannato a 5 anni,
3. Abdullah Bislnoon,condannato ad un anno e mezzo,
4. Yousef Kaka Mami,condannnato a 9 anni,
5. Osman Mostafapour, condannato a 34 anni,
6. Mostafa Ali Ahmad,condannato a 11 anni,
7. Arafat Asghari,condannato a 9 mesi ,
8. Abdullah Amooei,status incerto,
9. Jafar Afshari,condannato a 5 anni,
10. Vali Afshari, condannato a 5 anni 5 years,
11.Keyhan Darvishi, condannato a 3 anni,
12. Mostafa Davoudi,condannato a 10 anni,
13. Shoresh Afshari,condannato a 5 anni,
14. Khezer Rasoul Morovat,condannato a 5 anni,
15. Mohammad Abdullah Bakht,condannato a un anno.
16. Amir Maladoust,condannato a 4 anni,
17. Ahmad Tamoui,condannato a 15 anni e 18 mesi.
18.Reza Rasouli,condannato a 3 anni e 9 mesi.
Proprio di recente 15 attivisti politici e civili curdi sono stati arrestati a causa della loro partecipazione e organizzazione alle campagne di solidarietà con Kobane.Gli attivisti detenuti sono stati trasferiti nelle celle dove vengono tenuti i trafficanti di droga e assassini:
Mohammed Deilami, Nasser Nabizadeh, Sayyad Nabizadeh, Masoud Nabizadeh, Manuchehr Sajjadi,Delavar Alinejad, Tohid Shokri, Mohammad Mostafavi, Sayyad Mohebinia, Kamal Abdullahi, Mohammad Anjoman, Amin Abdullahzadeh, Farman Ahmadzadeh, Bahman Ahmadzadeh, Hossein Rastgar.
La situazione dei diritti umani in iran
Nel corso degli ultimi anni dopo che Hassan Rouhani è andato al potere,la situazione dei diritti umani in Iran nelle zone non persiane si è deteriorata, ed il numero degli arresti,i gradi di discriminazione e di violenza sulle nazionalità non persiane sono aumentati.Anche le condanne a morte,le torture e le esecuzioni stanno salendo piu rapidamente che mai nella storia dell’Iran.Sfortunatamente a causa del silenzio della comunità internazionale e della discriminazione istituzionalizzata contro gli attivisti dell’Iran la violazione dei diritti umani nella regioni curda,Ahvaz, Baluchistan ecc… La violazione sistematica dei diritti umani in Iran si diffonde giorno dopo giorno e la Repubblica d’Iran continua nelle sue politiche disumane ma non c’e una reazione nazionale o internazionale ad esse.
Sfortunatamente,la conseguente politica(politica delle due facce) che i paesi occidentali praticano con l’iran non è utile a proteggere i diritti umani e i diritti delle minoranze in Iran.I governi occidentali dovrebbero prestare maggiore attenzione agli abusi sui diritti umani in Iran.Gli interessi politici tra gli stati occidentali e l’Iran danno più potere al governo iraniano per violare i diritti umani,giustiziare attivisti politici e discriminare gli attivisti dei diritti umani .Il silenzio dei paesi occidentali rafforza il governo iraniano e lo incoraggia a proseguire nel prendere di mira le minoranze iraniane,arrestare gli attivisti sociali e a giustiziare i prigionieri politici.
Quando Rohani è andato al potere fino ad ora 8 arabi Ahvazi sono stati giustiziati dal regime iraniano. Hashem Shabani, 32 anni insegnate di letteratura araba,Hadi Rashedi,39 anni insegnante di chimica al liceo accusati di Moharebeh sono stati condannati alla pena capitale il 7 Dicembre 2013.Ghazi Abbas Adbulreza Amirkhanafareh,Abdulamir Majdami,jasem Moghadam Panah,sono stati trasferiti il 3 Novembre 2013 dal carcere di Karoun verso una destinazione sconosciuta e successivamente giustiziati.Il 12 Giugno 2014 le famiglie di Ali Che-Bishat e Khaled Mousavi non erano venute a conoscenza che erano stati giustiziati.
Il 26 Ottobre 2013 forze Baluchi hanno affettuato un attacco armato a una base dell’esercito iraniano dove il governo iraniano ha giustiziato 16 prigionieri politici Baluchi in reazione all’attacco.Nello stesso mese 3 prigionieri politici curdi Habibbulla Golparipour(25 Ottobre carcere di Urmiye), Reza Esmaeili Mamedi (25 Ottobre 2013 carcere di Salmas) and Sherko Moaref (4 Novembre 2013) sono stati giustiziati dalle autorità della Repubblica Islamica.Ci sono attualmente decine di attivisti politici e altri della società civile nelle carceri della Repubblica d’Iran che si trovano braccio della morte.
Prigionieri politici curdi nel braccio della pena di morte:
1. Habibullah (Rezgar) Afshari — Moharebeh, attraverso l’appartenenza al Komala
2. Ali Afshari — Moharebeh, attraverso l’appartenenza al Komala
3. Younes Aghaeian — Moharebeh ,violenze e scontri con le forze di sicurezza, seguace di Yarsan
4. Behrouz Alakhani — Moharebeh attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
5. Ali Ahmad Soleiman — Moharebeh,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
6. Saman Nasim — Moharebeh,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
7. Ebrahim Isapour — Moharebeh, attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
8. Sirwan Najawi (Nazhavi) — attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
9. Seyyed Sami Hosseini —attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
10. Seyyed Jamal Mohammadi — attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
11. Mansour Arvand — Moharebeh
12. Zaniar Moradi — Moharebeh
13. Loghman Moradi — Moharebeh
14. Mostafa Salimi — Moharebeh
15. Habibullah Latf — Moharebeh,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
16. Reza Malazadeh — Moharebeh,attraverso l’appartenenza al PJAK (Partito della vita libera del Kurdistan)
Dicembre 2014
Partito della vita libera del Kurdistan — PJAK