Pesanti attacchi contro gli Yezidi a Şengal.Un nuovo massacro è questione di ore

Jihadisti/Islamisti di IS avanzano per l’islamizzazione forzata e nuovi massacri.Yezidi e altre comunità religiose a Şengal nel mirino mortale dell’organizzazione terroristica IS!

Nella notte tra il 2 e il 3 agosto 2014 le zone di ed attorno a Şengal sono state attaccate dagli islamisti dell’organizzazione terroristica IS (già ISIS, il più brutale e pericoloso dei sottogruppi di Al-Qaeda) tra l’altro con le armi di cui hanno fatto bottino in Iraq e alcune sono state persino conquistate.

I combattenti di IS avanzano sempre di più verso il centro della città di Şengal. Pare che in molti villaggi siano già state issate le bandiere dello „Stato Islamico”. Fonti locali riferiscono che IS con la conquista di Şengal intende crearsi un corridoio da Mosul, passando per Tal Afar e Şengal in direzione ovest verso il Rojava (Siria settentrionale).

Le prime uccisioni e distruzioni di città sacre degli Yezidi si stanno già verificando ovunque. La città di Şengal è una città sacra per la comunità religiosa degli Yezidi. Già nell’agosto 2007 è stata oggetto degli attacchi di organizzazioni islamiste. In diversi attacchi dinamitardi all’epoca sono stati uccisi oltre 700 civili.

La popolazione di Şengal apparitene alla comunità religiosa curda degli Yezidi. Se la città dovesse essere completamente occupata da IS, questo determinerebbe per la popolazione locale il rischio di un massacro. Già ora fonti locali riferiscono che fino a 200.000 sono in fuga da Şengal e aree circostanti in direzione di Dihok (Dohuk)– per carenza di acqua e cibo sta per verificarsi una nuova catastrofe.

Alcune settimane fa si è già verificata una fuga di massa di oltre 5.000 persone che per paura di attacchi e uccisioni hanno lascito le loro città ed i loro villaggi – motivo della fuga erano le uccisioni di diversi braccianti agricoli yezidi, che sono stati letteralmente giustiziati in mezzo alla strada.

La popolazione di Şengal si era più volte appellata ai responsabili politici perché fossero rafforzate le misure di sicurezza della città, dato che i residenti yezidi costituiscono un obiettivo dichiarato degli islamisti. Un’offerta dell’Unione delle Comunità del Kurdistan KCK arrivata dalle montagne di Qandil, per la quale le forze di difesa del popolo HPG si sarebbero occupate della sicurezza di Şengal non ha avuto il permesso del KDP sotto la guida di Barzani.

L’uccisione di yezidi per gli islamisti è un mezzo per raggiungere il loro fine, ovvero la cacciata dei cosiddetti „cafir“ (senzadio/miscredenti) dalla regione e per proclamarvi il loro stato islamico. Dall’inizio della guerra in Siria e in particolare negli ultimi mesi, la regione di confine serve agli islamisti come zona di ritirata e preparazione per la loro barbara guerra in Siria. Ma non solo la Siria, anche una parte dell’Iraq fa parte dei loro obiettivi.

Dal punto di vista di questi islamisti, caratterizzato dal disprezzo per gli esseri umani, sarebbe „halal“ (permesso secondo il punto di vista islamico) togliere di mezzo „cafir“ (senzadio/miscredenti) come p.es. in questo caso gli yezidi, ma anche altre comunità religiose come aleviti, cristiani, ebrei, ecc., ma anche gruppi di popolazioni come curdi, armeni, aramei, assiri, ma anche sunniti che si oppongono alla lettura dell’Islam dei cosiddetti guerrieri di Dio nel raggiungimento dei loro obiettivi, ovvero la fondazione di uno stato islamico e questo con ogni mezzo disumano.

Dopo l’attuale situazione a Şengal abbiamo timori ancora più grandi per gli yezidi che vivono nel Kurdistan meridionale/Iraq settentrionale e in Iraq, dato che situazioni simili hanno portato ogni volta ad ulteriori soprusi, fino ai linciaggi di massa. Noi, come Federazione delle Associazioni Yezide condanniamo con forza gli attacchi e le uccisioni da parte di IS, che sono crimini di guerra e crimini contro l‘umanità – questi devono cessare immediatamente.

Ci troviamo di fronte alla minaccia di un nuovo genocidio con molti massacri, non solo contro la popolazione yezida curda, ma anche contro tutti quei gruppi di popolazione che non rientrano nella loro visione del mondo caratterizzata dal disprezzo per gli esseri umani. La protezione e la difesa degli yezidi è improrogabile e deve essere garantita immediatamente. Oltre a questo chiediamo che tutte le organizzazioni democratiche e progressiste, istituzioni, organizzazioni per i diritti umani e la comunità internazionale finalmente agiscano per porre fine a queste azioni disumane.

In particolare la Germania a questo proposito ha grandi responsabilità, dato che molti curdi yezidi sono cittadini tedeschi e concepiscono la protezione dei loro correligionari in patria come la loro stessa protezione. Inoltre condanniamo tutte le forze che partecipano a questa politica dello sfruttamento, prima tra tutte IS! Chiediamo all’opinione pubblica internazionale di rompere il silenzio e di agire per l’umanità!

La nostra solidarietà ai resistenti a Şengal oggi è più urgente che mai! Dobbiamo impedire ulteriori genocidi nei confronti della popolazione curda yezida e di tutti i gruppi della popolazione e comunità religiose alzano la nostra voce per la pace e la libertà!

Siamo volentieri a disposizione per ulteriori informazioni.

Uniti contro il disprezzo degli esseri umani e i massacri – Insieme per la pace e l‘umanità!

FKÊ – Federazione delle Associazioni Yezide e.V.

Nienburger Straße 23, 27232 Sulingen – E-Mail:fke.ezdi@gmail.com /www.dergush.com