Palermo, chiede liberazione di Ocalan ORA!

Giovedì 14 dicembre si è tenuta a Palermo, presso l’Aula Rostagno di Palazzo delle Aquile, una conferenza pubblica sul movimento di liberazione dei popoli e su Abdullah Ocalan, a due anni dal conferimento della cittadinanza onoraria al leader curdo da parte della Città di Palermo, prima in Europa ad aver intrapreso tale iniziativa.

La conferenza, organizzata dagli esponenti della rete di solidarietà al popolo curdo – in particolare il comitato “Palermo Solidale con il Popolo Curdo” – ha visto la presenza di Eyyup Doru, rappresentante di HDP in Europa (Partito della democrazia e dei Popoli, Turchia). Per Palermo Solidale erano presenti Giulio Franzitta e Antonio Rampolla, mentre in rappresentanza del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Palermo è intervenuto Juan Diego Catalano.

Franzitta ha introdotto la conferenza spiegando che Eyyup Doru non può tornare in Turchia per via della repressione che ha colpito e continua a colpire il suo partito e, in generale, tutto il popolo curdo; ha continuato, quindi, evidenziando come questi avvenimenti ci facciano sentire particolarmente vicini ai curdi e alla loro lotta, sia perché non possiamo non provare empatia per tutte le ingiustizie perpetrate nel mondo, ma anche e soprattutto perché questo movimento sta fornendo concretamente una prospettiva di liberazione per tutti i popoli del mondo. I curdi hanno trovato una visione nuova, partendo da una critica al socialismo reale e ai movimenti di liberazione nazionale che è stata anche auto-critica, arrivando a comprendere che il problema della liberazione non sarà mai risolto nella forma della creazione di uno stato. Tutto ciò trova, chiaramente, l’opposizione delle potenze imperialiste e colonialiste, ma anche dei paesi del socialismo reale.

A tal proposito, nel suo intervento successivo, Rampolla ha messo in evidenza come il cambio di paradigma avrà efficacia anche nella misura in cui troverà sostegno internazionale: tutti noi abbiamo una responsabilità in tal senso e la solidarietà internazionalista ha mostrato come molti compagni in tutto il mondo abbiano preso a cuore la causa, sostenendola sia militarmente sia in ambito civile.

Prendendo la parola, il rappresentante di HDP in Europa, Eyyup Doru, ha prima di tutto ringraziato il Sindaco Orlando e l’Amministrazione Comunale, anche per la cittadinanza onoraria a Ocalan, che è stato “un gesto di coraggio”. Ha continuato sintetizzando brevemente la storia di HDP, nato dal Partito della Pace e della Democrazia (BDP) – che però operava in un ambito limitato alla sola regione curda di Turchia – e arrivato a ottenere dei consensi elettorali considerevoli, che hanno fatto scattare la paura e la repressione dello stato turco. Doru ha denunciato gli accordi che si stanno attuando tra le potenze regionali del Medio Oriente – come Iran, Turchia, Iraq – e potenze imperialiste come la Russia per cercare di impedire una soluzione politica nell’area, che è invece l’obiettivo del movimento curdo. Sulla situazione in Rojava – Siria del Nord, ha evidenziato come i due pericoli maggiori, in ordine di importanza, siano rappresentanti dalla Turchia – che sta tentando alleanze con il regime siriano e la Russia che potrebbe anche condurre una vera e propria invasione militare – e dall’Iran, che provoca la Federazione della Siria del Nord con le milizie sciite sue alleate. Doru ha affermato che tutti gli sforzi per far scoppiare in Rojava – Siria del Nord una guerra etnica sono al momento naufragati. Tuttavia il successo del movimento curdo dipenderà dalla sua capacità di offrire una soluzione democratica valida per tutti i popoli.

Juan Catalano, in rappresentanza del Sindaco e dell’Amministrazione, ha voluto ricordare gli impegni intrapresi da questa nella solidarietà al popolo curdo, con il conferimento della cittadinanza onoraria al leader Ocalan di due anni fa e la precedente mozione di sostegno a Kobane e al popolo curdo, approvata dal Consiglio comunale alla quasi totale unanimità. Catalano ha affermato che questo sostegno scaturisce principalmente da una questione di rispetto dei diritti umani e ha comunicato l’impegno del Comune per l’organizzazione di una grande giornata in favore di Ocalan per l’occasione del suo settantesimo compleanno, il 4 aprile 2018, proposta già avanzata a Strasburgo in occasione della mobilitazione per Ocalan che in Italia è stata organizzata e condotta dall’UIKI. “Ocalan – ha detto Catalano – prospetta un socialismo del futuro, privo di quegli steccati ideologici che poteva avere il socialismo originario”.

Molti e di grande interesse sono stati anche gli interventi del pubblico, che hanno principalmente riguardato i rapporti tra Turchia e ISIS, il sostegno internazionale al popolo curdo (che deve fare quadrato e non si deve spaccare su questioni fomentate ad arte per dividerlo), la necessità di una unione più ampia dei movimenti che sostengono il popolo curdo e quello palestinese e i rapporti ideologici tra movimento curdo e movimento zapatista.

Tra i suddetti interventi, quello di Vincenzo Miliucci (Esecutivo nazionale Cobas e Rete Kurdistan Italia) che ha sottolineato come i curdi siano riusciti a unirsi e a fare fronte comune in una contingenza complessa, auspicando quindi che questo possa fungere da esempio anche per l’Italia, sottolineando che l’ideologia del confederalismo democratico “appartiene a tutti noi come discussione”. Miliucci ha voluto mettere l’accento su alcune questioni fondamentali: la condizione di Ocalan, che i comuni che gli hanno concesso cittadinanza dovrebbero difendere come un loro cittadino, la mancanza di rappresentanza internazionale del movimento curdo e la necessità di azioni concrete internazionali di sostegno a Ocalan, Demirtas e al movimento.

In conclusione, Doru ha voluto esplicare come il “rapporto” tra USA e Rojava – Siria del Nord (da molti strumentalizzato per attaccare la Federazione e gli internazionalisti che la sostengono) sia soltanto una relazione tattica, tant’è che gli USA hanno detto chiaramente che non appoggiano i curdi politicamente e, a riprova di ciò, non hanno concesso loro alcuna presenza ai vertici internazionali sulla Siria. Principalmente, però, Doru ha voluto spiegare che non ci possono essere convergenza politiche né con gli USA né con la Russia: “i curdi possono contare solo sulla propria forza e sul sostegno dei loro amici, come i tanti compagni internazionali che lo hanno mostrato morendo per il Rojava.”

A tal riguardo, Rampolla ha concluso mettendo l’accento sulla necessità di continuare a sostenere e difendere l’esperienza del confederalismo democratico del Rojava – Siria del Nord, anche alla luce della recente offensiva mediatica strumentale messa in atto da diversi sedicenti gruppi antimperialisti dalla dubbia matrice ideologica.

di C.C

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Il sindaco Orlando riceve rappresentante per l’Europa dell’Hdp Eyup Doru

Il sindaco ha confermato la “solidarietà dell’amministrazione comunale al popolo curdo”, esprimendo anche “forte preoccupazione per le condizioni di salute del presidente Ocalan”

Il sindaco Leoluca Orlando ha ricevuto a Palazzo delle Aquile il rappresentante per l’Europa dell’Hdp (Partito Democratico dei Popoli), Eyup Doru, insieme a una delegazione composta da Vincenzo Miliucci, rappresentante Rete Kurdistan Italia, Venere Anzaldi rappresentante di “Donne con il Popolo Curdo”, Renato Franzitta coordinatore confederazione Cobas Palermo, Giulio Franzitta e Nando Grassi rappresentanti comitato Palermo solidale con il popolo curdo.

Orlando ha confermato la “solidarietà dell’amministrazione comunale al popolo curdo”, esprimendo anche “forte preoccupazione per le condizioni di salute del presidente Ocalan e per il suo isolamento che da mesi provoca una totale assenza di notizie su di lui”. “Lamministrazione comunale – prosegue Orlando – nei prossimi giorni metterà in campo una serie di iniziative per richiamare l’attenzione internazionale sulla grave situazione del popolo curdo, resa ancora più drammatica da una vera e propria tortura in danno del presidentre Ocalan”.

di Palermotoday.it