Ömer Güney e le sue relazioni con la Turchia

Fonti di polizia oggi hanno informato Reuters che il magistrato incaricato per il caso stava per presentare una richiesta formale di informazioni alla Turchia su Ömer Güney, un immigrato turco messo sotto inchiesta per l’assassinio di Sakine Cansız, Fidan Doğan e Leyla Şaylemez avvenuto otto mesi fa.

Questo passaggio, spiega Reuters, potrebbe segnare un punto di svolta in questo caso che è diventato centrale per la grande popolazione di curdi residenti in Europa. Secondo quanto degli avvocati che hanno accesso al fascicolo delle indagini hanno rivelato alla Reuters, Güney nei mesi precedenti le uccisioni ha fatto almeno tre viaggi in Turchia ed ha fatto dozzine di telefonate a contatti in Turchia..

Secondo Nicholas Vinocur, che ha firmato il pezzo della Reuters, il Ministero della Giustizia turco non ha risposto immediatamente alle richieste di collaborazione con la Francia nel caso.

Le tre politiche curde sono state uccise mentre stavano iniziando i colloqui per un cessate il fuoco per mettere fine alla guerra tra il PKK e la Turchia che dura da 29 anni.

Il punto chiave delle richieste degli avvocati e dei famigliari è di sapere chi ha ordinato le uccisioni, ricorda Vincour.

La polizia francese ha arrestato Güney rapidamente. Filmati di sorveglianza lo collocano sulla scena del crimine e tracce del DNA di una delle vittime sono state trovate su un suo giaccone, hanno detto gli avvocati.

Güney, che si dice innocente, in attesa del processo è stato detenuto per otto mesi in isolamento nei pressi Parigi. Secondo la Reuters, il suo avvocato, Anne-Sophie Laguens, ha detto di avere intenzione di chiedere il suo rilascio con la condizionale perché ha ricevuto cure per le crisi dovute ad un tumore al cervello.

La Laguens dice anche di essere in attesa di risposte dalla Turchia rispetto ai viaggi del suo cliente. Güney ha detto agli inquirenti che si era recato in Turchia per cercare moglie e che aveva comparto i biglietti con i contributi per l’invalidità che riceveva dallo Stato francese.

Secondo gli avvocati sia di Güney che dei parenti delle vittime in Francia e in Turchia, le indagini sono andate a rilento a causa di preoccupazioni per le ricadute politiche del caso che coinvolge due alleati NATO legati da un accordo bilaterale sulla sicurezza del 2011, aggiunge laadds Reuters.

“Ho l’impressione che noi (gli inquirenti francesi) su questo caso abbiamo ricevuto più informazioni tramite i media turchi che dalla cooperazione internazionale,” ha detto Antoine Comte,  uno degli avvocati francesi delle vittime curde.

Fonti di polizia affermano che le autorità turche in precedenza avevano fornito informazioni sulla biografia di Güney, ma doveva essere il magistrato a cercare risposte alle ultime rivelazioni.

Secondo la Reuters un portavoce del Ministero degli Esteri francese ha detto che lo Stato francese non ha influenza sulle inchieste giudiziarie. Il tribunale anti-terrorismo di Parigi ha negato che tensioni politiche abbiano rallentato il caso.

Secondo il rapporto della Reuters, Comte afferma che i tabulati dei contatti telefonici di Güney con la Turchia sono stati inseriti nel fascicolo a luglio, cinque mesi dopo il suo arresto. Questi contatti sarebbero cruciali per scoprire se Guney è stato coinvolto nelle uccisioni ed in tal caso, per determinare se con o senza appoggio dall’esterno. Tuttavia i dettagli non possono essere verificati senza l’aiuto della Turchia, ha detto Comte.

“Serve un’ordinanza di un Giudice turco per identificare gli interlocutori” ha detto un altro degli avvocati delle famiglie delle vittime, Jean-Louis Malterre.

In Francia gli avvocati delle vittime possono partecipare ai procedimenti, hanno accesso ai fascicoli delle indagini e prendono parte ai processi. Il sistema turco ha disposizioni analoghe.

Mentre la magistratura francese si prepara a chiedere informazioni alla Turchia, uno degli avvocati con accesso ai fascicoli delle indagini ha segnalato ritardi anche da parte francese. ANF