Mozine a Camera dei Deputati
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame reca norme per il contrasto al terrorismo, nonché ratifica ed esecuzione di diverse Convenzioni e protocolli internazionali sulla prevenzione e repressione del terrorismo;
il PKK/HPG insieme alle YPG/YPJ e ai Peshmerga sono organizzazioni curde che si stanno contrapponendo al Daesh in Iraq e in Siria difendendo le minoranze etniche e religiose dalla barbarie del califfato;
i curdi sono una delle pochissime popolazioni mediorientali in cui sia egemone una cultura laica che promuove i diritti delle donne, la tolleranza e la democrazia come valori fondamentali;
tali valori sono valori fondamentali a cui si ispira anche il PKK come dimostrano tutte le posizioni ufficiali di detta organizzazione;
oggi, l’intero mondo occidentale chiede al popolo curdo di resistere e contrastare l’avanzata del Daesh in nome della difesa dei suoi stessi valori di libertà, condivisi anche dal popolo curdo;
negli ultimi decenni decine di migliaia di curdi sono stati uccisi, altrettante migliaia sono stati incarcerati e almeno 5.000 villaggi curdi sono stati bruciati in un conflitto, quello tra la Turchia e i Curdi, su cui pesano troppi silenzi da parte dei governi europei;
dal 2013 al luglio del 2015 l’apertura di un processo di pace e di negoziati tra il Governo turco ed il PKK ha rappresentato una speranza per il popolo curdo di vedere riconosciuti i propri diritti e porre fine a violenze indiscriminate e sistematiche violazione dei diritti umani nel sud est del Paese riportate da tutte le organizzazioni internazionali di monitoraggio e tutela dei diritti umani;
la rottura della tregua nel luglio del 2015 ha fatto ripiombare il Paese ed in particolare la regione sudorientale nella paura, facendo registrare in questi mesi numerose vittime soprattutto tra i civili a seguito degli assedi e di prolungati coprifuoco a cui sono state sottoposte diverse città nella provincia di Sirnak come Cizre e Silopi;
come sostiene anche nel Progress Report Commissione europea la riapertura di negoziati di pace rappresenta l’unica strada possibile per evitare che la situazione degeneri in una regione già fortemente gravata da instabilità e conflitti e soprattutto perché non si indeboliscano le linee di difesa contro il Daesh,
impegna il Governo
ad adoperarsi per incoraggiare ulteriormente, anche per il tramite dell’Unione europea, una ripresa del dialogo tra il Governo di Ankara e il PKK in modo che sia raggiunta un’intesa che ponga le condizioni per la cancellazione dello stesso PKK dalla lista delle organizzazioni terroristiche internazionali.
9/3303-A/2. (Testo modificato nel corso della seduta) Scotto, Palazzotto, Airaudo, Franco Bordo, Costantino, D’Attorre, Duranti, Daniele Farina, Fassina, Fava, Ferrara, Folino, Fratoianni, Carlo Galli, Giancarlo Giordano, Gregori, Kronbichler, Marcon, Melilla, Nicchi, Paglia, Pannarale, Pellegrino, Piras, Placido, Quaranta, Ricciatti, Sannicandro, Zaccagnini, Zaratti.
Testo ufficiale:
http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0557/leg.17.sed0557.allegato_a.pdf