Mobilitazione in Germania:Riconoscere i segni dei tempi – Agire insieme per la democrazia e la pace

Appello per la Giornata di Azione per il 28 NOVEMBRE 2015 in GERMANIA

Togliere il PKK dalla lista nera!

Libertà per le prigioniere e i prigionieri politici curdi!

22 anni fa in Germania è stato emanato il divieto di attività nei confronti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan PKK e nel 2002 quest’ultimo è stato messo sulla lista delle organizzazioni terroristiche dell’UE e degli USA. Ne è seguita un’ondata di criminalizzazione nei confronti delle curde e dei curdi con esclusione dalla vita sociale e politica. Attualmente, con la legittimazione del paragrafo 129b (StGB) del codice penale tedesco, sette curdi, il cui impegno era dedicato esclusivamente a una soluzione pacifica della questione curda e alla costruzione di una cultura democratica, si trovano come detenuti politici all’interno di carceri tedesche.

Questo divieto, che in quanto decisione squisitamente politica è stato emanato in modo ingiustificato, va annullato da tempo. Perché non può esserci alcuna legittimazione per il fatto che il maggiore attore nella lotta contro la barbarie di IS, e quindi il più importante fattore di stabilità nella regione del Medio Oriente solcata da linee di conflitto, il PKK, venga accusato di terrorismo.

Le curde e i curdi formano un solido fondamento per cambiamenti duraturi nella regione e per una società democratica e pluralista che superi le idee nazionalistiche, patriarcali e di fondamentalismo religioso. Si tratta di sviluppare queste strutture e il valore di queste esperienze e di rafforzare forze progressiste.

Non va dimenticato il ruolo storico e attuale dell’occidente – così come della Germania – nella regione, in particolare per quanto riguarda la “questione curda” a tutt’oggi irrisolta. Invece di condannare crimini di guerra contro il popolo curdo e di impegnarsi per una soluzione politica del conflitto, si è puntato, si punta, su divieti e liste di organizzazioni terroristiche. Queste non fanno che rafforzare le forze retrograde e barbariche, cioè gli stati, e contraddicono qualsiasi ambizione democratica. Qui è assolutamente necessario un chiaro e aperto cambio di rotta da parte della Germania e dell’occidente e soprattutto:

• la cancellazione il PKK dalla lista delle organizzazioni terroristiche
• la cancellazione del § 129b del codice penale tedesco (StGB), in quanto legittimazione della criminalizzazione di curdi e curde
• Libertà per tutte le prigioniere e i prigionieri politici curdi

Agire insieme per la democrazia e la pace!

Promotori e promotrici:
NAV-DEM e.V. (Demokratisches Gesellschaftszentrum der KurdInnen in Deutschland); Cenî e.V. (Kurdisches Frauenbüro für Frieden); YXK e.V. (Verband der Studierenden aus Kurdistan); KURD-AKAD e.V. (Netzwerk kurdischer AkademikerInnen); FKÊ e.V. (Föderation der Ezidischen Vereine); FEDA e.V. (Föderation der Demokratischen Alewiten); Civaka Azad e.V. (Kurdisches Zentrum für Ö_ entlichkeitsarbeit); MAF-DAD e.V. (Verein für Demokratie und internationales Recht, Köln); AZADÎ e.V. (Rechtshilfefonds für Kurdinnen und Kurden in Deutschland); ISKU e.V. (Informationsstelle Kurdistan); Kampagne Tatort Kurdistan; Kampagne Demokratie hinter Gittern