Lo Stato turco ha aumentato la costruzione di basi militari

Lo Stato turco ha aumentato la costruzione di basi militari nelle regioni curde della Turchia nel corso della smobilitazione che il PKK ha effettuato all’inizio del marzo scorso, nell’ambito del processo di pace lanciato da Abdullah Ocalan. Secondo i giornali turchi sono stati costriuti già 149 basi militari (kalekol) e altri 133 sono in contriuzione.

Il ritiro è stato parte di un piano che prevedeva una smilitarizzazione del conflitto e la progressione verso una soluzione democratica. Tuttavia documentazioni ottenute da ANF confermano che lo Stato turco ha utilizzato il ritiro e il cessate il fuoco come un’opportunità per rafforzare le installazioni militari esistenti e in alcuni casi per costruirne di completamente nuove.

Quello che più colpisce sono le due grandi basi attualmente in costruzione ad Oremar, un quartiere di Yüksekova in Colemerg (Hakkari).

Le basi sono costituite da muri di cemento anti-esplosione, bunker e tunnel che scendono ad ispezionare le torri lungo i suoi perimetri.

Secondo il rapporto gli eliporti forniscono l’accesso ai siti, e l’aumentato ritmo di costruzione suggerisce che l’esercito vuole portare a termine i progetti prima dell’inverno.

Il quartiere negli ultimi decenni è stato luogo di numerose battaglie tra i guerriglieri del PKK e i militari, e la costruzione di nuove basi sulle colline di “Martyr Zinar” e “Martyr Siyar” – come siti noti alla guerriglia – mette in discussione la sincerità dello stato sul fatto di voler perseguire una soluzione pacifica del conflitto lungo quasi tre decadi.

Secondo i giornali turchi sono stati costriuti già 149 basi militari (kalekol) e altri 133 sono in contriuzione.