Lo stato islamico attacca Singal con armi chimiche

Singal (in arabo Sinjar) è una città sita a 120 km a ovest di Mosul, divenuta tristemente famosa nell’agosto del 2014 per l’eccidio ivi perpetratovi dallo stato Islamico contro la popolazione Yezida, una parte della quale fu tratta in salvo dall’eroico intervento di un centinaio di combattenti (uomini e donne) del Pkk (qui un reportage-intervista di due nostri redattori, effettuato a novembre in campi profughi allestiti nella zona turca del kurdistan, con alcuni sopravvissuti al massacro).

A novembre la città fu riconquistata da milizie curde con la partecipazione di diversi effettivi yezidi scampati al massacro dell’anno prima. Oggi Singal è una città spettrale, popolata soprattutto da combattenti delle milizie Pkk e dai Peshmerga sudditi del curdo-iracheno Barzani (in rapporti ambigui con Erdogan, ostili alla politica emancipatoria portata avanti dal Pkk e responsabili di non-intervento durante il massacro dell’estate 2014).

Oggi le due forze, rivali politicamente, fronteggiano insieme il comune nemico (Isis).

Da qualche ora sono scoppiati nuovi scontri alla periferia della città: almeno 8 missili sono stati lanciati dall’Isis; almeno uno di questi pare sia stato arricchito di sostanze chimiche.

Un nostro redattore, presente nella città assediata, ci manda la corrispondenza che segue, queste foto e i due video che vedete sotto con l’intervista a due abitanti della città e un’intervista dalla linea del fronte (in inglese).

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