Libro sulle donne guerrigliere bandito nella prigione di Amed
Un libro sul processo di liberazione delle donne combattenti per la libertà attraverso i ritratti di 11 donne guerrigliere “Lo stato femminile sulle montagne” è stato bandito nella Prigione di tipo D di Amed.
Il libro, la cui edizione era stata curata da Arzu Demir, reporter di ANF e di ETHA, era stato inviato a Welat Yıldız e Ercan Kurt, due reclusi nella prigione di tipo D di Amed, a seguito della loro richiesta inoltrata alla casa editrice Ceylan Publications.
Ad ogni modo, l’unità educativa della prigione non ha permesso che i prigionieri di avere accesso o consultare il libro che consiste in testi ed immagini che a loro avviso sarebbero a favore di un crimine e dei suoi fautori e che farebbe propaganda ad un’ organizzazione illegale.
Welat Yıldız, uno dei prigioneri che ha fatto richiesta del libro, ha inviato un fax alla stampa dicendo: “Non è forse contraddittorio che un libro sia bandito perchè ritenuto propagandistico di un’organizzazione e che non venga permesso di leggerlo persino ad una persona che è stata condannata per essere membro di tale organizzazione?”
Nel frattempo Yıldız, il cui ricorso alla Corte di giustizia di Amed è stato respinto, porterà il caso all’esame di un’Alta corte e, se necessario, alla ECtHR (Corte Europea per i Diritti Umani). Welat afferma: “Cos’altro possiamo fare? Loro l’hanno interdetto e noi facciamo ricorso”.
Lo stesso libro non era stato precedentemente concesso a Bariş Inan in Kandıra, un altro detenuto nella Prigione di tipo F , sebbene non esista alcun procedimento legale in atto contro questo divieto.