Le YPG esortano la Turchia a sospendere immediatamente le attività militari in Rojava
Il Comando Generale delle YPG ha dichiarato che consideravano i recenti movimenti delle forze armate turche come azioni provocatorie e ostili, e ha chiesto al governo turco di chiarire ufficialmente il proprio atteggiamento e di cessare immediatamente queste attività.
Il Comando Generale delle Unità di Difesa del Popolo (YPG), ha rilasciato una dichiarazione in merito alle recenti attività dei militari turchi in Rojava e all’atteggiamento della coalizione nei confronti di questi sviluppi.
Le YPG hanno ricordato che il 24 luglio 2015, alle 4:30 del mattino, i carri armati turchi hanno bombardato una posizione dei combattenti delle Unità di Difesa del Popolo (YPG) e il Burkan al-Firat (l’Ufficio delle Operazioni Congiunte Vulcano dell’Eufrate) nel villaggio di Maghar Zor a ovest della città di Kobanê; di conseguenza, quattro dei combattenti di Burkan al-Firat sono rimasti feriti, oltre ad un certo numero di civili locali.
Nella dichiarazione si evidenzia che: “Il 26 luglio all’una i carri armati turchi hanno bombardato le nostre posizioni nello stesso villaggio (Zor Maghar) con sette sequenze di carro armato; lo stesso giorno alle 23:00 l’esercito turco ha sparato su uno dei nostri veicoli nel villaggio di Tel Fender a ovest di Tal Abyad (Gire Spi). Il 28 luglio i militari turchi hanno sparato alla cieca veri proiettili a un membro delle Forze di Autodifesa durante la sua assistenza ai civili arenati vicino al confine di Tal Abyad, ferendolo gravemente.”
Inoltre il 30 luglio gli aerei turchi tra le 09:00-11:00 del mattino, volavano sulle città di Sarrin e Kobanê, in contemporanea con un’offensiva dell’ISIS nella città di Sarrin, dove un gruppo di elementi dell’ISIS è entrato in città e ha preso di mira dei siti delle Unità delle YPG, portando al martirio di sette dei combattenti delle YPG, numero che poi è salito a undici.
Nella dichiarazione viene osservato, inoltre, che il 31 luglio alle 4:30 del mattino fino alle cinque del mattino, aerei da ricognizione turchi sono volati a bassa quota (rilevazione) sopra la città di Ramalan e lo spazio aereo di Qara Chokh. Il 31 luglio dalle 11:00 fino alle 12:00 dei velivoli da ricognizione turchi hanno violato per la seconda volta lo spazio aereo del Rojava nel Qara Chokh.
“Come Comando Generale delle Unità di Difesa del Popolo, nonostante il nostro annuncio ufficiale che non siamo parte di ciò che sta accadendo, dagli eventi e gli scontri all’interno del confine turco tra il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e lo Stato turco, l’esercito turco monitora gli obiettivi e prende di mira le nostre Unità in Rojava, Siria”, viene sottolineato nella dichiarazione.
Il Comando Generale delle YPG ha affermato che consideravano i recenti movimenti delle forze armate turche come azioni provocatorie e ostili, e ha chiesto al governo turco di chiarire ufficialmente il proprio atteggiamento e cessare immediatamente queste attività.
Le YPG hanno avvisato che in caso queste azioni provocatorie continuino, ci saranno conseguenze negative e il governo della Turchia ne sarà ritenuto responsabile.
Le YPG hanno anche chiesto ai loro partner della Coalizione internazionale contro l’ISIS, guidata dagli Stati Uniti, di chiarire il loro approccio verso queste azioni dei militari turchi.