Le donne politiche in carcere hanno chiesto il loro trasferimento a İmralı
Le donne politiche detenute nel caso Kobanê hanno presentato richiesta al Ministero della Giustizia in merito alla situazione del leader del PKK Abdullah Öcalan dopo il terremoto di Gemlik e hanno chiesto di essere trasferite nel carcere di İmralı.
Le prigioniere politiche detenute nel carcere femminile chiuso di Sincan, dove continua lo sciopero della fame a rotazione iniziato il 27 novembre con la richiesta di “Libertà per Abdullah Öcalan, soluzione al problema curdo”, hanno chiesto giustizia per la situazione del leader del PKK Abdullah Öcalan, che è detenuto nel carcere di İmralı e hanno presentato richiesta al Ministero.
La richiesta è stata presentata in seguito al terremoto avvenuto nel centro di Bursa Gemlik il 4 dicembre.
Le detenute hanno chiesto di essere trasferite a Imrali
Le detenute, tra cui l’ex co-presidente del Partito democratico delle regioni (DBP) Sebahat Tuncel e l’attivista di Tevgera Jinen Azad (TJA) Ayla Akat Ata, detenute nel caso Kobanê, hanno chiesto che coloro fossero incuriositi dalla situazione venissero portati a un incontro con la famiglia e gli avvocati di Öcalan.
Le detenute hanno anche chiesto di essere trasferite nel carcere di massima sicurezza di Imrali.
I diritti di comunicazione telefonica dovrebbero essere garantiti in caso di emergenza
L’ex co-presidente del DBP Sebahat Tuncel, ha inviato un messaggio tramite il suo avvocato. Nel suo messaggio, Sebahat ha informato che “Come donne detenute nella prigione di Sincan nell’ambito del caso Kobanê, abbiamo anche chiesto che anche il signor Öcalan utilizzi il suo diritto di telefonare in caso di emergenza”.