Le donne curde rilanciano lo sciopero globale dell’8 marzo

Con una lettera aperta verso lo sciopero internazionale delle donne affermano: “Sorelle e compagne, sfidiamo giorno dopo giorno l’ordine mondiale patriarcale e capitalista!”

Care sorelle e compagne,

Vi abbracciamo con tutto il nostro amore, con la nostra fede incrollabile nella libertà. Vi mandiamo il nostro salouto rivoluzionario dalle montagne del Kurdistan, dal cuore della resistenza curda, della lotta e della libertà nonostante gli attacchi degli occupanti colonialisti.

Care compagne e sorelle, dobbiamo essere coscienti della guerra di aggressione sistematica e globale del sistema patriarcale contro le donne in questo primo quarto di secolo. Concentrando i suoi attacchi ideologici, politici, fisici, sessuali, psicologici ed economici, il sistema mondiale capitalista patriarcale cerca di superare la crisi strutturale che sta attraversando. Questa guerra patriarcale costituisce un grande rischio, da una parte, però ci consegna anche delle opportunità storiche per la liberazione delle donne dall’altro lato. Però, per poter approfittare di queste nuove opportunità a favore della nostra lotta contro ogni tipo di misoginia, diventa essenziale aumentare il livello della lotta, tutte unite.

Lo sciopero internazionale delle donne rappresenta una grande opportunità e ricopre un ruolo importante per rafforzare la nostra battaglia comune contro il patriarcato. In questo senso, come Movimento di Liberazione delle Donne del Kurdistan, vogliamo informarvi che alzeremo la bandiera dello sciopero internazionale delle donne in tutte le parti del Kurdistan e in tutti quei luoghi in cui siamo organizzate. Appoggeremo e ci uniremo alla campagna, nonostante la difficile situazione di guerra e occupazione che stiamo vivendo in tutte le differenti aree della nostra nazione divisa, in questo periodo soprattutto ad Afrin in Rojava, e faremo nostre le mobilitazioni del prossimo 8 marzo. Nonostante lo sciopero sia di vitale importanza per il movimento mondiale delle donne, diventa fondamentale ribaltare il mondo non solamente una volta l’anno, ma sfidare continuamente l’ordine mondiale patriarcale, sessista e misogino.

Dobbiamo circondare il patriarcato. Non solamente per un giorno, ma per sempre. È arrivato il momento della rivoluzione delle donne. Per questo abbiamo bisogno di uno scambio potente e creativo di idee tra di noi, che ci permetta di ampliare le nostre esperienze e unire le nostre forze intellettuali e morali. Abbiamo bisogno di alleanze sostenibili ed efficaci e di una lotta comune che non si fermi mai. A questo punto, vogliamo esprimere il nostro ringraziamento per il sostengo e la solidarietà che state dimostrando con la nostra lotta per la libertà e l’autodeterminazione. Si usa dire che gli oceani ci separano. Però le montagne più alte sono sorte dagli oceani più profondi. Che sia il monte Ararat in Kurdistan, nell’Aconcagua in Argentina, o gli Ojos del Salado ad Atacama in Cile, o a Huascarán in Perú. Tutte queste montagne sono nate dalle stesse acque profonde. E noi, figlie di queste montagne, siamo sorelle, nonostante la distanza. Mostriamolo al mondo: dimostriamolo all’ordine mondale patriarcale il prossimo 8 marzo!

Pubblicato su www.latfem.org

Traduzione a cura di DINAMOpress