L’Amministrazione comunale di Napoli in missione di Osservatori Internazionali a Urfa

Con questa lettera l’amministrazione comunale di Napoli investe formalmente del ruolo di osservatori internazionali i componenti della delegazione di attivisti napoletani recatasi in Turchia in occasione delle elezioni politiche di domenica primo novembre.

E’ un atto che riteniamo importantissimo, non solo per la rilevanza e il peso amministrativo che riveste la città di Napoli in Italia e in Europa, ma soprattutto perchè questo stesso atto è il risultato politico dell’ incessante lavoro svolto dalla rete di attivisti del territorio che nei mesi scorsi ha portato appoggio e solidarietà sia in Rojava, agli uomini e alle donne che combattono l’Isis, che in Turchia a tutti e tutte i cittadini e le cittadine che si battono per la democrazia, rischiando privazione della libertà ed esecuzioni sommarie, come quelle a cui abbiamo assistito durante le ultime settimane.

Come abbiamo più volte scritto e come ci teniamo a ribadire oggi a due giorni da questo importantissimo voto, è necessario lavorare instancabilmente per rompere l’isolamento politico che circonda queste esperienze che reclamano democrazia e diritti e che provano a praticare forme di governo autonome dai dispotismi, dai fondamentalismi e dalla barbarie. Per fare questo, prese di parola e di posizione pubbliche chiare a favore della libertà e dell’autodeterminazione dei popoli e contro l’autoritarismo, come quelle che si leggono in questa nota, sono fondamentali per aiutare a sgomberare il campo dalle mistificazioni e dai fraintendimenti che hanno permesso ad Erdogan e al suo partito di commettere crimini di guerra e violazioni dei diritti umani nel silenzio della comunità internazionale.

La stessa comunità internazionale che al fine di tutelare i propri interessi economici e militari, non solo favorisce un’informazione confusa e colpevole sui recenti avvenimenti che hanno infiammato la Turchia e sulle stragi in cui tantissimi innocenti hanno perso la vita, ma ancora organizza incontri bilaterali e stringe accordi con un leader dalla oramai comprovata vocazione fondamentalista e dispotica.

Per questo motivo auspichiamo che atti come questo si moltiplichino e che dalle collaborazione fra attivismo di base e istituzioni di prossimità si generino sempre di più prese di posizioni nette delle istituzioni formali italiane ed europee, sia prima che dopo il voto, dal momento che, come appare da i sondaggi delle ultime ore, il paese potrebbe nuovamente piombare in una ennesima fase di stallo, di incertezza e di destabilizzazione.

La difesa della democrazia, dei diritti e della libertà dei cittadini e delle cittadine turchi e curdi riguarda ognuno e ognuna di noi. Non possiamo permettere che dietro gli interessi della grandi potenze e per favorire la prosecuzione di un regime oramai ventennale si coprano e si silenzino stragi come quella della manifestazione di Ankara o del centro culturale di Suruc, nelle quali hanno perso la vita quasi duecento attivisti ed attiviste, donne e uomini che lottavano per strappare il proprio destino dalle mani del fascismo e delle dittature.

E’ la nostra stessa storia partigiana e di resistenza che ci impone di non voltarci dall’altra parte.

Delegazione Osservatori Napoletani a Urfa & Diyarbakir

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