25 Novembre – La violenza è il fascismo, l’autodifesa è un diritto!

La modernità capitalista spinge alle estreme conseguenze la colonizzazione del popolo e fa emergere crisi e caos. La resistenza delle donne e di tutti i popoli oppressi sottoposti a colonizzazione continua a crescere. Il conflitto più importante della storia aspetta di essere risolto con il contributo del leader Abdullah Öcalan. Questo sistema basato su elementi ideologici vuole colonizzare la vita sessuale ed economica non solo delle donne. La quantità di violenza contro le donne e contro tutta la società continua ad aumentare. Le donne sono ancora bersaglio della modernità capitalista attraverso l’egemonia patriarcale che fa il gioco di colonizzazione e occupazione. Le donne rappresentano una forte percentuale degli immigrati, si stima il 70% dei “poveri”, e più di un miliardo di donne sono analfabete. In tutto il mondo 135 milioni di donne subiscono mutilazioni dei genitali femminili (escissione). La violenza fisica (visibile) è ancora più evidente.

In Turchia il 70% della violenza contro le donne è commessa da parenti e conoscenti (marito, fidanzato o famiglia vicina); la violenza contro le donne è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi anni, e il 93% delle aggressioni sessuali non avviene per caso. Tuttavia nominare la violenza solo negli spot pubblicitari non è sufficiente. Parallelamente alla mentalità sviluppata dal sistema, la famiglia e la società sono dominate dall’uomo. Il regime dell’AKP sta cercando di stabilizzare la sua dittatura attraverso questo sistema. Questa cultura della violenza sulle donne e dello stupro sostenuto dal governo è un elemento decisivo nella ripresa e ascesa del fascismo. La religione non proibisce alle donne di ridere quando si esce per camminare, o di indossare pantaloncini quando sono in gravidanza. Le donne sono costrette a sposare i loro stupratori. Mentre dispongono di diritti già piuttosto limitati, sono private anche di questi loro diritti. In questo contesto, Erdogan, che afferma che “l’uguaglianza tra uomo e donna è innaturale”, non dimostra di discostarsi molto dal presidente americano conosciuto per i suoi discorsi sessisti. È assolutamente chiaro che queste forze rappresentano la mentalità patriarcale. Questi effetti, basati sulla violenza, dimostrano quanto sia urgente trovare soluzioni per cambiare questa mentalità patriarcale.

Öcalan, che ha proposto alternative, pratiche e prospettive del sistema egemonico maschile, avendo descritto il ventunesimo secolo come “il secolo della libertà femminile”, mostra un’uscita da questa crisi. Perché Abdullah Öcalan non ha studiato la violenza maschile attraverso numeri o statistiche, ma collegando la storia agli eventi attuali e poi gli eventi internazionali a quelli locali. Affermando che le donne dovevano saperne di più sull’autodifesa e sull’organizzazione, ha aperto la strada alle donne. Si tratta di considerare la libertà femminile come questione primaria e non secondaria. È grazie a questo che abbiamo raggiunto la vittoria a Raqqa, il sistema co-presidenziale, la presenza di donne in organizzazioni economiche, culturali e religiose. In breve abbiamo raggiunto questi obiettivi assumendo Öcalan come guida. È per questo che la salute e la sicurezza di Öcalan sono legati alla libertà delle donne. Non accettiamo una vita senza Öcalan. Le minacce alla sua salute e alla sicurezza sono minacce alla nostra libertà e al nostro futuro.

Noi scegliamo di resistere!

Ci opponiamo alla violenza e alle mentalità che si oppongono al nostro diritto alla vita. Per distruggere la schiavitù delle donne in tutte le sfere della vita praticheremo la nostra autodifesa. L’unico modo per mantenere i nostri risultati è combattere non solo un giorno ma ogni giorno contro la violenza contro le donne.

Come donne curde crediamo che il 25 novembre, la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sia molto importante per la nostra lotta. Invitiamo tutte le donne ad aumentare la resistenza e rafforzare la solidarietà. Saremmo in piazza anche a Roma.

Autodifesa contro il fascismo!

Donne Vita Libertà

Jin Jiyan Azadi!

 

Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia
Movimento di liberazione delle donne curde d’Europa