La Turchia ha aperto per due giorni il valico di Dirbesiye lungo la frontiera turco-siriana
Dal 23 al 24 agosto, gli aiuti umanitari raccolti dalle città della provincia di Mardin, nel Kurdistan turco, sono finalmente arrivati alla popolazione di Rojava.
L’iniziativa e’ partita dalla municipalità di Nusaybin. Il sindaco della città, Ayse Gokkan aveva inviato, il 22 agosto, una richiesta formale al locale governo turco di Mardin per ottenere il via libera all’invio degli aiuti.
Ottenuto il permesso, il materiale raccolto, medicinali e cibo, è stato inviato dalle città al valico.
Trentacinque camion, con 350 tonnellate di aiuti sono arrivati nella mattinata del 23 agosto a Dirbesiye dove almeno 400 persone, dai due lati della frontiera, hanno lavorato per consegnare il materiale.
Ai camion non è stato permesso di entrare in territorio siriano, così si è creata una catena umana che ha scaricato gli aiuti consegnandoli ai rappresentanti del PYD a Rojava.
La consegna, a cui hanno partecipato le municipalità di Şırnak, Cizre, Suruç, Nusaybin, Mazıdaği, Kızıltepe, Hakkâri, Yüksekova, İskenderun, Van, Siirt, Adıyaman, İstanbul e Diyarbakır, diverse organizzazioni umanitarie e 13 sindaci della provincia di Mardin, è andata avanti per tutta la notte e la giornata del 24, poi il governo turco ha nuovamente deciso la chiusura del valico.
Il BDP e le municipalità della provincia di Mardin stanno continuando in questi giorni a chiedere la riapertura del valico con cadenza almeno settimanale.
Intanto a Nusaybin è prevista per il 27 agosto una grande manifestazione di solidarietà con il popolo di Rojava. Il corteo partirà alle 16 dal Centro culturale Mitani ed è prevista una ampia partecipazione popolare.
da Nusaybin
Foto di Berfin Sirin Oguz