La libertà di Öcalan è la garanzia per pace e libertà nella regione

La “Campagna Libertà per Öcalan” che comprende rappresentanti di organizzazioni come l’Iniziativa Libertà per Öcalan, il KNK (Congresso Nazionale del Kurdistan), la PUK (Unione Patriottica del Kurdistan) e il Movimento Goran (Cambiamento) è iniziata nel Kurdistan meridionale l’8 luglio.

Il componente dell’’Iniziativa Libertà per Öcalan Dr. Qulpi, ha criticato l’isolamento del leader del popolo curdo e chiesto a tutti di partecipare alla campagna per la libertà di Öcalan e la sua partecipazione nella politica attiva.

Parlando con ANF, il componente dell’Iniziativa Libertà per Öcalan Dr. Qulpi, ha criticato l’isolamento del leader del popolo curdo e chiesto a tutti di partecipare alla loro campagna per la libertà di Öcalan e la sua partecipazione nella politica attiva. Il Dr. Qulpi ha criticato le descrizioni del PKK date da Neçirvan e Mesrur Barzani come una forza straniera ospite che dovrebbe lasciare il Kurdistan meridionale e ha aggiunto che simili dichiarazioni servono gli interessi dei colonialisti che sfruttano il Kurdistan.

LA COSPIRAZIONE HA FALLITO
Il Dr. Qulpi ha affermato che l’illegittima e anti-democratica detenzione di Öcalan in atto dal 1999 mira a distruggere le speranze di indipendenza del popolo curdo e che la lotta del popolo curdo e dei suoi alleati ha portato al fallimento della cospirazione contro Öcalan. Il Dr. Qulpi ha aggiunto che hanno lanciato una campagna per la libertà di Öcalan e la sua partecipazione nella politica attiva.

LA LOTTA PER LA LIBERTÀ DI ÖCALAN DEVE CONTINUARE SENZA INTERRUZIONI
Il Dr. Qulpi ha affermato che molte persone hanno lottato per la libertà di Öcalan e hanno partecipato ad azioni che vanno dalle manifestazioni agli appelli e agli scioperi della fame. Il Dr. Qulpi ha sottolineato che la libertà di Öcalan è l’unica garanzia per la pace nella regione e ha invitato tutti a continuare la loro lotta per la libertà di Öcalan fino a quando i poteri della regione risponderanno positivamente alle richieste della gente.

NESSUNO PUÒ IGNROARE IL SISTEMA DI UMANITÀ DI ÖCALAN
Il Dr. Qulpi ha affermato che il sistema dei cantoni autonomi del Rojava ha reso possibile la coesistenza democratica e pacifica di donne, uomini, giovani e persone con diverse origini religiose ed etniche e che la filosofia pro-Apo è l’unica forza che può resistere a ISIS nel Medio Oriente. Il Dr. Qulpi ha detto che d’ora in poi nessuno potrà ignorare il sistema rivoluzionario di umanità di Öcalan.

Il Dr. Qulpi ha dichiarato che l’8 luglio nel Kurdistan meridionale è stata lanciata l’iniziativa Libertà per Öcalan e che si vogliono raccogliere 20 milioni di firme con la partecipazione di componenti del KNK, della popolazione di Hewler, della PUK e del Movimento Goran.

LE DICHIARAZIONI DEL KDP SERVONO I COLONIALISTI
Il Dr. Qulpi ha criticato le dichiarazioni del KDP che prendono di mira il PKK e ha detto che simili dichiarazioni puntano a indebolire il PKK e servono gli interessi dei colonialisti. Il Dr. Qulpi ha detto che il KDP avrebbe dovuto creare relazioni amichevoli con PKK e HDP invece che con il governo dell’AKP e ha criticato il KDP per il suo attacco psicologico contro il PKK dopo le elezioni nel Kurdistan settentrionale.

IL PKK NON SOLO UN’ORGANIZZAZIONE
Il Dr. Qulpi ha affermato che i popoli del Kurdistan meridionale sono scontenti delle politiche del KDP e che i giovani stanno lasciando la regione per questo motivo. Il Dr. Qulpi ha sottolineato che il PKK non è solo un’organizzazione e che offre un’ideologia diversa non solo per il popolo curdo, ma anche per tutti i popoli della regione. Il Dr. Qulpi ha detto che il PKK ha ricevuto significativo sostegno dai popoli del Kurdistan meridionale e che lotta insieme ai peshmerga contro le bande di ISIS e altri nemici del Kurdistan. Il Dr. Qulpi ha criticato le descrizioni del PKK fatte da Neçirvan e Mesrur Barzani come una forza straniera ospite che dovrebbe lasciare il Kurdistan meridionale e ha concluso la sua dichiarazione invitando il KDP a recedere da simili affermazioni che servono gli interessi dei colonialisti che sfruttano il Kurdistan.