La figlia di Mehmet Tunc, assassinato nel seminterrato della ferocia di Cizre, si rivolge in una lettera a tutti i curdi

Mehmet Tunç, il Co-Presidente del Consiglio Popolare, grande democratico, è un simbolo della resistenza di Cizre.

Dopo 79 giorni, la legge marziale sotto il nome di “coprifuoco” è stato imposto nel distretto di Cizre di Sırnak.

Il copresidente del Consiglio Popolare, Mehmet Tunç, è stato massacrato in uno scantinato con un sacco di altre persone. Il seminterrato è conosciuto come “il seminterrato di ferocia”.

La figlia di Mehmet Tunç, Nalin Tunç, ha scritto una lettera dopo che suo padre sia stato massacrato.

Suo Padre aveva detto: “siate fieri di noi”.

La lettera di Nalin Tunc:

Il mio nome è Nalin. Io sono figlia di Mehmet Tunç che è stato massacrato nel seminterrato della ferocia.

Mio Padre era un eroe popolare.L’ oppressione e la schiavitù sono stati imposti ai curdi da secoli.

Mio Padre ha cercato di porre fine all’oppressione e alla schiavitù per la prossima generazione. E, credo che ce l’ha fatta questo.

Mio Padre ha resistito e combattuto fino all’ultimo respiro. Sono orgogliosa di lui.

Mio Padre ha sofferto nel seminterrato della ferocia.

Ha resistito nel seminterrato per 50 giorni senza cibo e senza acqua.

Non si è arreso e ha resistito.

Mio Padre ci ha detto la sua eredità quando gli abbiamo parlato per l’ultima volta.

Ha detto: “se lo stato turco ci massacra, colui che manterrà il silenzio contro questa persecuzione non deve assistere al nostro funerale

Dopo che mio padre sia stato massacrato nel seminterrato, ho preso una decisione.

Io vado a continuare la lotta che mio padre ha sacrificato la sua vita e non mi arrendero’ mai.

Chiedo ai curdi di alzarsi per impedire il massacro che è stato realizzato in Cizre, non sia è realizzato su Nusaybin e Idil.

Provo dolore, ma non vogliamo che altre persone possano subire la stessa sorte (…). Non ho visto mio padre per tre mesi.

Ho visto il suo corpo sepolto. Riesco a sentire le ultime frasi di mio padre: “non rinunciamo, abbiamo resistito. Siate fieri di noi”

“sono fiera di mio padre.”
Nalin Tunc