La Coalizione Nazionale dell’Opposizione Siriana dovrebbe lavorare in favore dell’unità
Il co-Presidente del Partito dell’Unione Democratica (PYD) Salih Muslim ha affermato che la sua organizzazione sarebbe pronta a far parte della Coalizione Nazionale della Forze Siriane Rivoluzionarie e d’Opposizione, la componente principale dell’opposizione siriana, se ricevesse un’offerta a riguardo.
“Riteniamo che l’opposizione siriana non sarà in grado di farcela senza i Kurdi. Dovrebbero definitivamente effettuare uno sforzo per coinvolgere i Kurdi, rappresentati dal Supremo Consiglio Kurdo. Non c’è nessun’altra soluzione”, ha dichiarato sottolineando di non aver attualmente nessun contatto diretto con la Coalizione, bensì uno di tipo indiretto.
Richiamando l’attenzione su Ahmed Muaz el Hatib, Presidente della Coalizione recentemente dimessosi dall’incarico, Muslim ha ricordato che lo stesso ha rifiutato di riprendere l’incarico finchè i Kurdi non siano coinvolti nel movimento d’opposizione; ha detto inoltre che sono presenti molti Kurdi all’interno di quest’ultimo ma che essi comunque non rappresentano i Kurdi e la loro organizzazione.
Muslim ha detto che esiste una separazione tra la Coalizione e l’Esercito Siriano Libero, composto da numerosi gruppi diversi che non hanno una rappresentanza politica: è perció difficile arrivare ad una soluzione con tutti loro.
Ha inoltre sottolineato che gli accordi locali stipulati con i gruppi d’opposizione sono esclusivamente legati all’assicurazione di un clima di non-conflitto in alcune regioni, abitate in comune da Arabi e Kurdi.
Riferendosi alle speculazioni in merito ad un accordo tra Kurdi ed altri gruppi armati d’opposizione ad Aleppo, ha detto che sono stati raggiunti alcuni accordi solamente con alcune formazioni, come i Fratelli Musulmani ad Aleppo ed il Consiglio Militare ad Haseke.
“I Kurdi possono proteggere solo sé stessi nel clima di conflitto, dove il regime è ancora potente grazie alle armi fornite da altri paesi, tra cui la Russia e l’Iran. Alcuni altri paesi, inclusi l’Arabia Saudita, il Qatar e la Turchia, forniscono a loro volta in modo consistente armi ai gruppi d’opposizione che combattono contro il regime”, ha dichiarato.
Muslim ha infine richiamato l’attenzione sui problemi causati dall’intensa migrazione verso il Kurdistan Occidentale, causata dagli intensi attacchi contro i quartieri kurdi di Aleppo.
ANF News Desk