Kurdi nel Medio oriente che cambia – Valsusa
Domenica 25 agosto, presidio No Tav di Chiomonte (Valsusa), dalle 21:00
Il Medio oriente sta cambiando. Tra venti di guerra e di rivoluzione, cambi di regimi e sommovimenti sociali, in tutta l’area mediorientale si delineano processi non facili da decifrare.
Anche per il popolo curdo, smembrato dagli assurdi confini di Iraq, Iran, Turchia e Siria, e dagli interessi capitalistici rivali, questo è un periodo di forti tensioni e cambiamenti.
Proprio in questa fase, dal popolo curdo si alza una prospettiva dirompente, lanciata al mondo intero, che parla di convivenza tra popoli, etnie e religioni diverse, in una società gestita dal basso e che superi lo “Stato nazione” e i suoi disastri.
Una voce di speranza che si alza dalle mura del carcere turco di Imrali (in cui è rinchiuso il presidente del PKK Abdullah Ocalan) per un ancora lontano “processo di pace”.
Una voce di speranza che va concretizzandosi oggi, nel totale silenzio mediatico, nel nord della Siria, regione a maggioranza curda che sta cercando di sperimentare un percorso di autogestione popolare, non a caso schiacciato dal fuoco incrociato del regime di Assad e delle bande armate islamiste.
Incontro con Murat Cinar, giornalista, con i curatori di “Dai monti del Kurdistan” (ediz. Alpi libere) e con attivisti curdi della diaspora europea.
Proiezione di: “Come un corpo solo”, video-intervista a Sakine Cansiz, militante curda assassinata a Parigi nel gennaio 2013.