Kışanak: stiamo lavorando per il rilascio dei prigionieri turchi

Intervenendo oggi in seguito all’incontro del Comitato Esecutivo Centrale e del gruppo parlamentare del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) presso la sede centrale del partito ad Ankara, la co-Presidente Gültan Kışanak ha affermato di aver effettuato l’incontro per formare le opinioni in modo da poter contribuire al processo di colloqui in corso per una soluzione della questione kurda.

La Kışanak ha sottolineato che il suo partito sta fronteggiando la responsabilità di trovare una soluzione ad una questione vitale ed ha aggiunto: “Siamo arrivati fino a questo punto attraversando momenti difficili, che hanno costretto i Kurdi a subire grandi difficoltà, dolore e violazioni dei loro diritti e libertà. Ben consapevoli del fatto che stiamo assistendo in questo momento ad una fase storica, i funzionari del nostro partito stanno cercando di sviluppare proposte pratiche e dibattiti che riguardano le iniziative necessarie per il progredire del processo di colloqui e per l’ottenimento di un’esistenza democratica. Continueremo a tenere incontri ed a focalizzare le nostre attività verso questo scopo”.

Riferendosi alla fuga di notizie, pubblicata dalla stampa, che riguarda il più recente incontro ad  Imralı, la Kışanak ha detto che è fuori questione rivendicare che le notizie siano state fatte trapelare dal BDP: “Questo è un dibattito senza senso che non dovrebbe essere più portato avanti”.

La Kışanak ha sottolineato che il suo partito ha già dato avvio al lavoro in favore del rilascio dei funzionari turchi che il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) tiene prigionieri: “Esiste la necessità di effettuare una preparazione tecnica a riguardo, inclusa la formazione di una delegazione per permettere la consegna dei prigionieri. Il PKK ha anche bisogno di un certo tempo per mettere a punto i preparativi per il rilascio. Abbiamo intenzione di portare a termine i nostri lavori in dieci giorni. Ci auguriamo che i prigionieri possano riunirsi di nuovo alle loro famiglie”.

ANF Ankara