Karayılan: Kobanè ha ancora bisogno di essere sostenuta

Murat Karayılan, membro del Comitato Esecutivo del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) che ha pronunciato il messaggio della vittoria di Kobanè trasmesso da Ronahî TV ha fatto appello ai giovani del Nord, Sud e Est del Kurdistan affinché partecipino alla resistenza e alla vittoria a Kobanè attraverso la quale si sta scrivendo oggi una nuova storia.

“Che tutto il mondo possa testimoniare della resistenza dei giovani kurdi, ragazze e ragazzi”, ha affermato Karayilan, mettendo in evidenza che la resistenza a Kobanè porterà dei risultati e saranno gettate le fondamenta di una Siria democratica se tutti i kurdi faranno la loro parte.

Ricordando che il 27 Gennaio è il giorno della costituzione del Cantone di Kobanè, Karayilan ha descritto la liberazione che è arrivata il 26 Gennaio come una grande conquista e una vittoria realizzata grazie alla impressionante resistenza contro gli attacchi selvaggi messi in atto con armi pesanti e mezzi tecnici avanzati.

Karayilan ha confermato che più di 400 coraggiosi combattenti sono stati martiri e circa 1300 persone sono state ferite durante la battaglia a Kobanè che è durata quattro mesi e mezzo e che ha registrato molti episodi epici di coraggio attraverso i quali questi eroi hanno prodotto il risultato di cui oggi siamo testimoni. “Coloro che hanno scritto queste storie epiche hanno offerto questo giorno al popolo kurdo attraverso il sacrificio delle proprie vite per la propria gente e la propria terra. Loro hanno liberato la città di Kobanè. Hanno piantato le loro radici in queste terre. Loro rappresentano una grande forza di spirito.”

Il membro del Comitato Esecutivo del PKK ha detto quindi che si inchina rispettosamente alla memoria di tutti i martiri come Gelhat, Diyar, Zozan, Êrîş, Destîna e Arîn, mantenendo la loro promessa di tener viva la loro memoria nella Lotta di liberazione del Kurdistan.

Dobbiamo molto a loro, ha aggiunto, sottolineando che i combattenti YPG e YPJ, come anche i loro compagni d’armi e seguaci, proseguiranno senza dubbio il cammino tracciato da loro nella lotta.

Karayilan si è in seguito congratulato con i combattenti delle YPG e YPJ che -ha sottolineato- hanno messo in atto un combattimento audace e hanno fatto sì che questo giorno di vittoria sia una realtà; così come le forze peshmerga e i gruppi dell”Esercito Libero Siriano che si sono uniti alla lotta e li hanno sostenuti in questa battaglia.

Lo spirito di auto-sacrificio è senza dubbio radicato in una ideologia e nel passato, ha affermato Karayilan, enfatizzando il fatto che l’opera di preparazione che fornisce la struttura di questo spirito e della resistenza ha avuto origine 36 anni fa dal leader kurdo Abdullah Ocalan.

Karayilan si è anche congratulato con il movimento di Donne Kurde Libere che ha combattuto con una volontà libera in questa battaglia e ha in questo modo proclamato il nome e la gloria dei kurdi e del Kurdistan a tutto il mondo.

Il Comandante del PKK si è inoltre congratulato con tutti coloro che hanno preso parte alla resistenza a Pirsûs (Suruç), sottolineando che tutte le quattro parti del Kurdistan hanno condiviso questa vittoria.

“Al di là di ogni dubbio, La resistenza di Kobanè ha simboleggiato la lotta per l’umanità contro il fascismo dei gruppi armati di ISIS. E’ stata una battaglia per la democrazia e per la libertà. Si tratta di un risultato ottenuto per l’umanità e per tutti coloro che proteggono e difendono i valori comuni dell’umanità”, ha affermato.

Ricordando inoltre il ruolo di sostegno svolto dalle forze della coalizione internazionale, Karayilan ha affermato che la resistenza a Kobanè ha avuto un aspetto sia nazionale che internazionale. Ha evidenziato il fatto che molti internazionalisti hanno partecipato alla resistenza e sono caduti come martiri, ricordando a nome di tutti gli altri i combattenti Paramaz Kızılbaş e Kader Ortakaya.

“La resistenza di Kobanè è stata senza dubbio una battaglia collettiva alla quale hanno preso parte tutti i curdi e che è stata condotta a termine con il sostegno di tutti loro. Anche le potenze internazionali hanno dato il proprio sostegno che tuttavia non è stato talmente forte come quello fornito dai movimenti di sinistra, socialisti e circoli democratici. La resistenza dell’umanità alla barbarie ha avuto inizio a Kobanè e ha riscosso successo oggi. Ci auguriamo che possa portare beneficio all’intera umanità rappresentata nelle persone dei nostri coraggiosi martiri.”

Il Comandante del PKK ha anche evidenziato che la conquista ottenuta rappresenta solo il primo passo che dovrà essere seguito da un secondo passo per la liberazione dell’intero territorio di Kobanè e di tutti i villaggi delle terre del Kurdistan.
Karayilan ha affermato con forza che tutti i curdi, i movimenti politici e le potenze internazionali dovrebbero continuare a sostenere Kobanè affinchè questo secondo passo sia effettivamente fatto e la vittoria di Kobanè diventi definitiva.

Facendo notare che anche i reinsediamenti a Kobanè dovrebbero aver luogo, Karaylan ha richiamato la gente di Kobanè a ritornare nella loro sacra terra aggiungendo: “Adesso che il duro inverno prosegue, coloro che sono in grado di collaborare ai lavori di ricostruzione e rafforzare la resistenza dovrebbero essere i primi e fare rientro. I giovani di Kobanè che si trovano attualmente nel Nord e nel Sud devono tornare per difendere e liberare i villaggi e ricostruire la vita. Questa operazione già avviata richiederà molti più lavoratori e combattenti. Tutti i giovani a Kobanè e nel Rojava devono andare lì e prendere parte all’operazione di vittoria finale.”

Il membro del Comitato Esecutivo del PKK ha ribadito che la resistenza di Kobanè condurrà a nuovi sviluppi come ha fatto fin’ora mostrando l’attitudine della nazione kurda a tutto il mondo , mettendo in luce la Lotta di liberazione del Kurdistan e facendo in modo che la propria voce sia ascoltata dal mondo. Ha affermato, inoltre, che la battaglia di Kobanè ha anche rivelato il grado di unità della nazione kurda. “Tutte le regioni del Kurdistan devono essere liberate e difese con uno spirito nazionale unito e tutti i risultati ottenuti dal popolo kurdo devono essere protetti. L’approccio che sarà dimostrato a tal proposito è molto importante in relazione al futuro del popolo kurdo” ha sottolineato.

Karayilan ha concluso aggiungendo che la vittoria a Kobanè dovrebbe costituire allo stesso tempo un esempio per una Siria democratica e promuovere decisivi sviluppi per la nazione kurda.