Kalkan: “La resistenza di Afrin si diffonderà in tutto il Kurdistan”
Il membro del Comitato Esecutivo del PKK Duran Kalkan ha tenuto un discorso alla cerimonia di diploma degli aspiranti guerriglieri che si sono uniti ai ranghi delle HPG e delle YJA-Star e ha affermato che: “Ci mobiliteremo per difendere Afrin.”
Il membro del Comitato Esecutivo del PKK Duran Kalkan ha tenuto un discorso alla cerimonia di diploma degli aspiranti guerriglieri che hanno completato il proprio addestramento e ha affermato che: “Ci mobiliteremo per difendere Afrin, Shehba e tutto il Rojava. Faremo tutto ciò che è necessario per spezzare quest’aggressione fascista dell’AKP-MHP-ISIS, che oggi sono divenuti la sventura dell’umanità in tutto il Kurdistan, e per gettarli nella pattumiera della Storia.”
La gioventù curda continua ad unirsi ai ranghi della guerriglia davanti agli attacchi dello stato turco contro il popolo curdo. Nelle Zone di Difesa della Media, un gruppo di aspiranti guerriglieri che ha completato l’addestramento nel modulo formativo “Martire Diler Helo” ha ricevuto i diplomi in una cerimonia militare a cui hanno partecipato il membro del Comitato Esecutivo del PKK Duran Kalkan, il comandante delle HPG Orhan Jehat, le comandanti delle YJA-Star Raperîn Zinarîn e Nujin Garzan e molti guerriglieri. Duran Kalkan ha rivolto un discorso agli aspiranti guerriglieri durante la cerimonia militare e ha fatto appello al popolo curdo affinché si mobiliti contro gli attacchi dello stato turco ad Afrin.
Di seguito le parti salienti del discorso di Duran Kalkan.
“Volevamo davvero tenere questa cerimonia d’apertura per dare il benvenuto al nuovo anno. Volevamo dichiarare in che modo siamo entrati nel 2018 come Movimento di Liberazione del Kurdistan, come popolo curdo, come giovani e donne del Kurdistan, quali fossero le nostre posizioni e motivazioni e cosa avremmo fatto durante l’anno.
“LA RESISTENZA DEL POPOLO CURDO HA SCONFITTO IL FASCISMO DELL’AKP-MHP”
È già, tuttavia, diventato chiaro che questo sarà uno degli anni di lotta più lunghi, più intensi nella storia della nostra battaglia. I genocidi attacchi fascisti del nemico, le bande fasciste dell’AKP-MHP-ISIS, lo mostrano molto chiaramente. Non soddisfatti dei massacri nel Kurdistan Settentrionale e degli attacchi contro le Zone di Difesa della Media, la dittatura fascista di Erdoğan-Bahçeli ha lanciato un nuovo attacco contro il Rojava ed Afrin, una delle parti più belle del Rojava. La loro motivazione è quella di “ripulirla dal terrorismo”, [ma] vogliono spezzare la volontà dei curdi e distruggere e disperdere il nostro movimento di liberazione. Lo esprimono apertamente e chiaramente. E noi diciamo loro, che hanno detto la stessa cosa quando fecero attaccare Kobanê dall’ISIS nel settembre 2014. A quel tempo dissero che Kobanê era spacciata e che era il turno di Afrin. Abbiamo visto tutti com’è andata a finire a Tabqa e a Raqqa. Quando sono stati sconfitti a Kobanê, hanno attaccato Cizre, Sur e le città e i monti del Kurdistan Settentrionale. Adesso hanno rivolto nuovamente i loro attacchi contro Afrin. Questo significa che sono stati sconfitti a Cizre e Sur. Da Şemdinli ad Amed, da Mardin a Serhat, a Dersim, l’eroica resistenza delle nostre coraggiose forze di guerriglia, delle nostre organizzazioni femminili e giovanili, del nostro popolo, ha sconfitto il fascismo dell’AKP-MHP nelle città, nelle cittadine, sui monti e nelle pianure del Kurdistan Settentrionale, così come le forze delle YPG/YPJ hanno sconfitto il fascismo dell’ISIS a Raqqa.
“CI MOBILITEREMO”
Adesso con ritrovata forza, pensano di poter indebolire il nostro movimento, intimidire il nostro popolo, consumare le opportunità della rivoluzione nelle circostanze attuali e far sì che certi ambienti li sostengano di nuovo, attraverso gli attacchi al Rojava, Afrin e Shehba. Certamente non conosciamo nei dettagli quali sporche trattative siano in atto. In ogni caso, tuttavia, abbiamo smascherato cinquemila anni di sozzura e sudiciume e li abbiamo gettati via con la nostra marcia lunga 45 anni, sotto la guida del leader Apo, come movimento e come popolo. Uno per uno abbiamo smascherato e condannato i tradimenti, la corruzione e tutti i tornaconti che sono nemici del popolo e della libertà. Abbiamo condotto uno storico processo come movimento e come popolo e adesso questa giustizia divina sarà attuata in modo ancora più forte ad Afrin, Shehba, in tutto il Kurdistan Rojava (Occidentale), nel Nord, nel Bashur, nel Rojhilat e in tutto il Kurdistan. Tiranni e fascisti saranno spezzati ogniqualvolta attaccheranno. Annegheranno nel sangue da loro versato. Come popolo curdo nella sua interezza, come movimento di liberazione, come giovani e donne del Kurdistan, ci mobiliteremo per difendere Afrin, Shehba e tutto il Rojava. In tutto il Kurdistan, faremo tutto ciò che è necessario per spezzare quest’aggressione da parte del fascismo dell’AKP-MHP-ISIS e per gettarlo nella pattumiera della Storia.
“IL 2018 SARÀ IL MOMENTO FINALE”
Il processo storico nel quale ci troviamo ci chiede questo. Con 40 anni di lotta, lungo il cammino dei nostri eroici martiri e seguendo il leader Apo, abbiamo reso questo possibile. Adesso sembra che il momento finale avverrà nel 2018.
La guerra che è cominciata ad Afrin già continua nel Nord. Si diffonderà nel Rojava, nel Bashur, nel Rojhilat e in tutto l’intero Kurdistan e soffocheremo questo sistema colonialista, genocida e fascista nella sua stessa aggressione.
“AVREMO LA MEGLIO”
Renderemo il 2018 un anno di lotta e resistenza ancora più grande e di maggiori successi e vittorie. Faremo tutto ciò che è necessario per la liberazione del Kurdistan e per garantire al leader Apo libertà e condizioni in cui possa lavorare. Rispondiamo a questa aggressione a partire da questa base. Come movimento e come popolo, affermiamo che sconfiggeremo e distruggeremo il fascismo dell’AKP-MHP con l’eroica resistenza che attueremo in tutto il Kurdistan, ci mobiliteremo e resisteremo ovunque contro qualsivoglia tipo di attacco e avremo la meglio.
Il completamento di questo modulo formativo è uno dei segnali in tal senso. Lo dedichiamo alla resistenza di Afrin, vogliamo affermare che i compagni di questo modulo si uniranno a questo così grande processo di lotta per la libertà. Crediamo che tutti i compagni forniranno contributi eroici a questa grande marcia per la libertà e a questa resistenza come soldati di una resistenza che con i propri successi fermerà nel suo percorso il nemico che attacca Afrin. Su questa base completiamo questo modulo. Crediamo che tutti i compagni marceranno verso il loro dovere con questa coscienza e faranno sforzi sovrumani per spezzare l’aggressione fascista, colonialista e genocida e per divenire i soldati che marciano eroicamente lungo il sentiero del leader e dei martiri, schierati nella fila d’avanguardia della vittoria. Con questa convinzione, nel nome della direzione del nostro partito e del Comando Generale delle HPG, auguriamo il successo ai compagni che hanno ricevuto i loro diplomi e che sono diretti verso la lotta.”