Intervista al comandante delle YPG a Serêkaniyê – Rojava

Il Dott. Hussien Kochar è il comandate militare a capo delle Unità di Difesa del Popolo (in lingua curda: YPG Yekîneyên Parastina Gel ) nella regione di Serêkaniyê (Ras al-Ain).

Le YPG sono un gruppo armato, apparentemente ben organizzato, che si è dimostrato da tempo più che capace di difendere il territorio che controlla nel nord della Siria.

La battaglia all’interno di Serêkaniyê e nella zona circostante tra le Unità di Difesa del Popolo (YPG) e i gruppi terroristici come Jabhat al Nusra e in seguito ISIS è proseguita per più di due anni.

La città di Serêkaniyê e il territorio circostante si trova attualmente sotto il controllo delle YPG dopo aver sconfitto e cacciato dalla zona i gruppi terroristici come Al Nusra e ISIS. La regione è stata sotto l’ incessante attacco delle bande di terroristi, attualmente ISIS, negli ultimi due anni. Le unità YPG sono riuscite a respingere tutti gli attacchi e stanno attualmente avanzando e liberando nuove aree dal controllo dei terroristi nella parte occidentale della regione di Serêkaniyê.

Rodi Khalil ha intervistato per Kurdish Question il Dott. Hussien Kochar.

Recentemente le Unità di Protezione del Popolo hanno annunciato, nel corso di una dichiarazione ufficiale, una vasta campagna militare contro ISIS nel sud-ovest di Serêkaniyê; quali risultati sono stati raggiunti fin’ora in questa campagna?

A seguito della crescita di influenza di ISIS nella regione che ha intensificato gli attacchi su Kobanè e Shingal(Sinjar), schiacciato ancora la popolazione della regione forzandola ad aderire alle sue leggi immorali e promosso il settarismo e la divisione tra le varie componenti della regione, abbiamo lanciato una vasta campagna contro ISIS a sud ovest della regione di SereKaniye (Ras al-Ain). Le nostre truppe si sono mosse verso il centro strategico di ISIS che si trova a El-Alia. Le nostre unità YPG sono avanzate per più di 30 kilometri e hanno ripreso molte fattorie, colline e villaggi dopo averli liberati dai gruppi armati di ISIS.

In questa campagna le nostre unità hanno ucciso il comandante a capo di ISIS nell’area di El-Alia che si chiamava Abu Al-Waqqas; oltre ad aver ferito alcuni dei suoi combattenti. Dove Abu Al-Waqqas parlava 3 lingue ed era riconosciuto dal Califfo di ISIS Abu Bakr al-Baghdadi. I combattenti facenti parte del suo gruppo hanno abbandonato il suo corpo per terra.

Un altro comandante di ISIS, chiamato Abu Khattab, è stato ucciso nel corso della campagna insieme a 7 membri della sua squadra armata; ciò è avvenuto nel corso di un’ imboscata condotta da parte delle unità YPG.

ISIS ha anche lanciato due offensive per riprendere il controllo di quanto avevano perso ma le nostre unità YPG le hanno respinte e hanno ucciso più di 20 combattenti di ISIS e ferito molti di loro mentre cercavano di prendere il controllo di una collina strategica chiamata Abi-Bakr.

Esiste attualmente un coordinamento sul campo con i Peshmerga del KRG o con l’Esercito Libero Siriano a Serêkaniyê?

C’è una brigata di FSA, chiamata Liwaa al-Tahir, che sta partecipando a fianco delle forze YPG in questa campagna contro ISIS nella zona circostante Serêkaniyê. Ma per quanto riguarda i Peshmerga non vi è al momento alcun coordinamento con loro a Serêkaniyê.

Quale è il ruolo delle componenti non-curde nelle fila delle Unità di Protezione del Popolo a Serêkaniyê?

Ci sono molti arabi e ceceni residenti a Serêkaniyê che hanno preso parte alle YPG dopo aver ricevuto un addestramento. E prendono parte attivamente nella campagna condotta contro ISIS. Quando liberiamo una nuova area da ISIS i residenti, inclusi gli arabi, ci accolgono e fanno squadra con noi.

Il governo turco riveste un ruolo nelle battaglie di Serêkaniyê, dove gli scontri tra le YPG e le organizzazioni terroristiche che minacciano la sicurezza globale (come ISIS e precedentemente Jabhat al-Nusra) stanno continuando un’offensiva da oltre due anni?

il governo turco sta giocando un ruolo negativo sin dall’inizio della battaglia a Serêkaniyê. Il governo turco è diventato un’ incubatrice di questi gruppi armati terroristi. Il governo turco ha aperto campi di addestramento per loro all’interno della Turchia e li ha sostenuti con ogni mezzo, come la fornitura di armi, munizioni e viveri; inoltre, ambulanze turche hanno pubblicamente prestato soccorso a terroristi feriti e li hanno portati negli ospedali ricevere assistenza medica.

State combattendo contro gruppi terroristici tra cui ISIS e al-Nusra da più di due anni. Cosa sperate o vi aspettate dalla comunità internazionale?

Stiamo combattendo in difesa dei valori e dei principi; stiamo combattendo per la libertà e la democrazia; stiamo combattendo per la fratellanza tra popoli. Ciascuno sa che il terrorismo rappresenta un rischio e una minaccia per il mondo intero; speriamo che le potenze mondiali forniscano armi alle YPG e che ci sia un più forte coordinamento sul terreno tra la coalizione internazionale contro ISIS e le unità YPG affinchè si impedisca l’espansione di ISIS.

Molte persone della cittadina di Girê Sipî (Tell Abiad) si sono rivolte alle YPG affinchè liberassero la loro cittadina da ISIS. Si tratta di un’azione praticabile visto che decine di kilometri vi separano da questa cittadina di confine?

Siamo unità armate volontarie e abbiamo la capacità e la prontezza di intervenire ovunque anche quando a livello di distanza geografica è più difficile dislocarci. Chiediamo anche alla comunità internazionale di farsi carico delle sue responsabilità umanitarie per aiutare la nostra gente. Le potenze mondiali devono intervenire presto per mettere fine a questo terrorismo e ai governi che lo sostengono, prima che sia troppo tardi.

In che modo le persone nel mondo possono aiutarvi nella vostra guerra contro ISIS?
Tutti sanno bene che ISIS rappresenta un rischio reale per tutta l’umanità; come noi stiamo combattendo sul campo ISIS in nome dell’umanità, loro devono agire presto nel sostenerci prima che sia troppo tardi. Noi abbiamo la capacità di respingere l’influenza di ISIS ma se ISIS si diffonde in altre aree sarà più difficile opporgli resistenza.