In diretta dal Rojava: aggiornamenti dalla Siria del Nord-Est

In diretta Facebook dalla pagina di Rete Kurdistan Italia –  Mercoledì 22 aprile  h 18.00-Parliamo di quello che sta succedendo in Rojava, nelle libere comuni della Siria del Nord e dell’Est con Sara Montinaro – Project Manager per Heyva Sor a Kurdî

Interverranno:

UIKI – Ufficio informazioni del Kurdistan in Italia
Rete Kurdistan Italia
Staffetta Sanitaria

La situazione nella Siria del Nord e dell’Est si fa sempre più difficile. Ai 9 anni di guerra, alle invasioni da parte della Turchia e ai suoi attacchi che non si sono mai fermati, adesso va ad aggiungersi il problema della possibile diffusione del coronavirus: proprio pochi giorni fa, infatti, il primo caso di covid19 è stato registrato in Siria del Nord e dell’Est. Tutto ciò rischia di aggravare ancora di più la situazione umanitaria del paese, sia per la mancanza di risorse che per le condizioni precarie in cui vivono migliaia di persone all’interno dei campi profughi e all’interno delle quali sarebbe difficile gestire la diffusione del virus.

In questo frangente, l’Amministrazione Autonoma ed Heyva Sor si stanno mobilitando per prepararsi al meglio per gestire l’emergenza, adottando misure precauzionali e organizzando le risorse disponibili.

Nei giorni in cui l’epidemia ha iniziato a diffondersi in Italia, le popolazioni della Siria del Nord e dell’Est ci hanno dimostrato la loro solidarietà. Adesso è arrivato il momento di ricambiare!

Biji Rojava! ✌🏻

A seguire un appello a sostenere anche economicamente i popoli del Nord-Est della Siria:

Si fa sempre più difficile la situazione delle popolazioni del Nord-Est della Siria. Dopo 9 anni di guerra e aver sconfitto Isis sacrificando 11 mila persone, per lo più giovani, le più recenti invasioni della Turchia e l’attacco del regime siriano ad Idlib hanno aggravato la situazione umanitaria, resa in ultimo più drammatica dalla mancanza di difese contro il coronavirus.

La salute pubblica è un pilastro delle politiche sociali dell’Amministrazione autonoma della Siria del nord-est, ma la chiusura dei confini non consente l’arrivo di aiuti internazionali e soprattutto per il grande numero di sfollati provenienti sia da città strappate all’Isis, come Raqqa e che non è stato possibile ricostruire, sia dalle zone invase dalla Turchia nel 2018 e nel 2019 ed ora da Idlib. Le condizioni igienico-sanitarie nei campi profughi sono favorevoli all’insorgere di malattie che è difficile curare per la mancanza di medicine e attrezzature adeguate.

Nonostante tutto questo, sono giunti ai solidali italiani molte testimonianze della vicinanza delle popolazioni della Siria del nord-est. Ora il virus sta arrivando anche nella Siria del nord-est e anche se si stanno adottando le prime misure di contenimento, si teme che la sua diffusione non sarà gestibile se la sanità locale non avrà le risorse per disporre di posti letto da adibire a terapia intensiva, medicine e attrezzature specifiche.

Intanto sono state adottate preventivamente misure di “distanziamento sociale” ci si sta adoperando per affrontare il previsto arrivo del contagi. Fra le iniziative più importanti segnaliamo l’avvio della ri-costruzione di una piccola clinica a Shebah (campo profughi ex Afrin) e la conversione di un ospedale per 120 posti letto dedicati a pazienti del CV. Ma servono anche attrezzature, tester, medicine. Ha quindi chiesto sostegno per realizzare queste attività evitando che un nuovo disastro colpisca le popolazioni del nord-est della Siria.

Sono giunti ai solidali italiani molte testimonianze della vicinanza delle popolazioni della Siria del nord-est. Ora il virus sta arrivando anche nella Siria del nord-est Chiediamo quindi un contributo di riconoscenza e solidarietà per consentire a questi popoli di continuare a costruire una società solidale, ecologica e basata sulla parità di genere. Le risorse raccolte saranno utilizzate per sostenere le iniziative della MezzaLuna Rossa Curda e dell’Amministrazione Autonoma del nord-est della Siria per la prevenzione del contagio e per affrontare l’emergenza umanitaria nella Siria del nord-est.

IBAN per donazioni a UIKI (Ufficio informazione Kurdistan in Italia): IT 89 F 02008 05209 000102651599 – Causale: UIKI e Staffetta sanitaria per l’emergenza sanitaria in nord-est Siria