Immagina che c’è la guerra e tutti si girano dall’altra parte!

L’aviazione turca ieri notte ha attaccato il campo profughi di Mexmûr. Quattro donne sono rimaste uccise: una madre, sua figlia e sua nipote e anche una donna ospite della famiglia. Lo Stato turco dallo scorso anno ha attaccato due volte il campo profughi di Mexmûr con aerei da guerra. In entrambi gli attacchi sono rimasti uccisi civili e componenti delle Unità di Autodifesa di Mexmûr.

Il campo di Mexmûr dal 1998 è sotto il controllo dell’ONU. Gli e le abitanti del campo vengono dal Kurdistan del nord, da Colemêrg (Hakkari), Şirnex (Şırnak) eVan. Nel campo si sono costruiti una nuova vita. La popolazione di Mexmûr è costituita da persone che si sono rifiutate di lavorare per lo Stato turco come guardiani di villaggio. I loro villaggi sono stati bruciati e distrutti. In ogni famiglia c’è almeno un morto, ucciso dallo Stato turco. Per questo Mexmûr non è stato scelto per caso dallo Stato turco come obiettivo di un attacco.

Il significato dell’attacco a Şengal
Contemporaneamente all’attacco a Mexmûr, è stato attaccato anche lo Şengal. L’attacco è avvenuto alla vigilia della festa Êzî. La gente era impegnata nei preparativi per i festeggiamenti quando le bombe hanno colpito. L’attacco mostra ancora una volta l’odio del regime di Erdogan contro ezide e ezidi e indica che la Turchia vuole completare quello che IS non è riuscito a fare. I primi luoghi contro i quali IS si è rivolto dopo la presa di Mosul sono stati Mexmûr e Şengal. E’ universalmente noto che entrambi i luoghi sono stati difesi dagli attacchi di IS dalla guerriglia curda. I due obiettivi mostrano che Erdogan ha ordinato gli attacchi per vendicarsi della resistenza contro IS.

Perché tacciono l’ONU, le potenze internazionali e gli USA?
Finora non c’è stata alcuna reazione internazionale all’attacco del campo che da vent’anni è sotto il controllo dell’ONU. L’ONU è responsabile per il campo e sarebbe suo dovere prendere posizione contro questo attacco. Oltre all’ONU, anche il govenro centrale iracheno e il govenro regionale del Kurdistan del sud dovrebbero schierarsi. Il loro silenzio viene interpretato dalla popolazione come complicità con gli aggressori.

La responsabilità degli USA e della coalizione internazionale
Non è possibile che gli attacchi di ieri contro Mexmûr e Şengal siano avvenuti senza l’assenso degli USA e sicuramente non è sbagliato pensare che gli USA, anche se non apertamente, hanno partecipato alla pianificazione. Questa decisione non può essere vista come un fatto disgiunto dalla decisione degli USA di emettere un mandato cattura contro tre quadri dirigenti del Movimento di Liberazione Curdo. Si tratta di una parte della decisione. L’intezione di questi attacchi è di intimidire e allontanare dal movimento curdo tutte le aree che si sentono legate a Öcalan, al movimento e alla lotta del popolo curdo.