Il regime iraniano incoraggia l’adesione ai Basij nelle scuole
La politica di etnocidio è uno degli strumenti più potenti di oppressione di una nazione. La Nazione kurda nel Rojhelat (Kurdistan orientale) è stata esposta a questo tipo di politica.
I processi di assimilazione nel Rojhelat non sono basati su un’unica forma ma assumono modalità differenti e sono indirizzati a gruppi diversi.
I Basij sono un gruppo paramilitare che riceve ordini ed è subordinato ai Guardiani della Rivoluzione Islamica ed all’attuale Guida Suprema Khamenei e sono conosciuti per la loro lealtà. Essi sono stati anche descritti come “un gruppo liberamente alleato di organizzazioni” che include molti gruppi controllati da religiosi locali con un organizzazione locale presente in quasi ogni città dell’Iran.
Recentemente, il regime ha pianificato di incoraggiare l’adesione ai Basij nelle scuole. Inoltre, l’organizzazione Basij della città di Shino ha iniziato a concedere prestiti ad un tasso d’interesse più basso agli studenti che si uniscono al gruppo paramilitare. Essi hanno iniziato a fare propaganda per la propria organizzazione all’interno delle scuole, destando la preoccupazione delle famiglie degli studenti.
Diversi giorni fa, l’organizzazione Basij della città di Seqiz ha iniziato la propaganda nelle scuole superiori di Elm-o-Sanat, dicendo agli studenti che se raggiungono la milizia le loro possibilità di essere accettati dalle università saranno sicuramente più elevate. Gli studenti devono compilare un modulo speciale di adesione per poter essere ricompensati.
Questo processo di incremento dei membri Basij non è un fenomeno nuovo. Il regime impega questa politica da molti anni. L’intenzione celata è quella di rendere gli studenti dipendenti e leali al regime.