Il processo: a che punto siamo?
A cura di Cemil Bayik
Il governo dell’AKP sta totalmente ignorando l’opinione della gente. Il governo dell’AKP crede di poter risolvere tutto con la forza e sembra e sembra avere fiducia nel fatto di essere il più grande stato di polizia al mondo. È molto difficile per un potere politico proseguire la propria esistenza per molto tempo una volta che inizia ad avere bisogno dei servizi delle forze di polizia per mantenere la propria autorità.Il governo dell’AKP, invece di rafforzarsi attraverso un progresso democratico, si trova a dover fare affidamento sulla forza della polizia.
Un approccio di questo genere si può osservare anche rispetto al più importante problema della Turchia: il problema curdo. Nonostante il fatto che i guerriglieri del movimento di liberazione del Kurdistan abbiano iniziato il ritiro dal territorio turco, lo stato non ha ancora fatto alcun passo verso la democratizzazione. Il movimento di liberazione curdo sta prendendo molto sul serio il processo, che tuttavia ad oggi non vede reciprocità da parte dello stato. Uno stato che affronta gli sviluppi più significativi nella propria storia recente in questo modo non può fare molto di meglio quando si tratta di questioni sociali.
Il movimento di liberazione curdo ha liberato i prigionieri ed ha ritirato le proprie forze dai confine ed ha così garantito un clima pacifico; in questa fase non ci si può aspettare altro dal nostro movimento. Il governo dell’AKP deve agire ora o affrontare o si troverà di fronte al fatto che verrà messo in discussione per quanto riguarda l’integrità e autorevolezza. Al momento la gente si sta già interrogando in questo senso. Crediamo che la politica non si possa fare con un atteggiamento ansioso, tuttavia questa mancanza di integrità verrà valutata seriamente dal movimento di liberazione curdo.
Se il governo dell’AKP è dell’opinione che il movimento di liberazione curdo non ha altra scelta che di perseguire questo processo si sbaglia di grosso. Il movimento di liberazione curdo ha il sostegno di decine di milioni di persone e migliaia di quadri impegnati; chiunque non lo prenda sul serio lo fa a proprio rischio. Se il governo dell’AKP pensa che possa ancora deviare o distrarre l’attenzione del leader del popolo curdo Ocalan o il movimento di liberazione curdo, si sbaglia.
Il governo dell’AKP dovrebbe immediatamente rivalutare la serietà dell’impegno delle forze combattenti ed agire di conseguenza. Se un governo che in precedenza ha affermato che “se la guerriglia si ritira, il problema sarà risolto” sta rimanendo immobile ed inattivo, è naturale che permangano dubbi sulla sua integrità. Questo in fondo può essere definito solo come negligenza. Se il governo non si sveglia presto, sicuramente non sarà capace di sostenere il pesante fardello che ne conseguirà.
Il PKK è un partito che ha quarant’anni. Durante questo periodo ha fatto politica e lottato nella parte più dura del mondo. Qualsiasi organizzazione che resistito e continuato costantemente a lottare nel Medio Oriente per quarant’anni, ha indubbiamente acquisito un’ampia esperienza politica e accumulato un enorme potenziale di convinzione e di lotta. Chiunque non lo prenda sul serio, certamente soccomberà.
Questa organizzazione e la sua leadership non può essere indotta in errore. I guerriglieri si sono riturati oltre i confini perché iniziasse un processo democratico. Questo significa riforme legislative e costituzionali. È ora che questi passi vengano compiuti. Il lavoro su una nuova costituzione dovrebbe essere accelerato e completato. Alla fine, se il governo è sincero, deve consentire al capo-negoziatore del popolo curdo di svolgere il proprio ruolo in modo adeguato.
È giunto il tempo perché le richieste di democrazia e libertà del popolo curdo – che ha lottato per questo negli ultimi quarant’anni – abbiano un riscontro. Altrimenti il popolo curdo è pronto a lottare per molti anni a venire. La schiavitù non verrà accettata e quindi la lotta continuerà sempre. Se le libertà del popolo curdo non saranno garantite, la continuerà e diventerà più forte. I curdi hanno una tradizione di lotta e di insurrezione. È per questo motivo che coloro che credono che possono restare al governo senza risolvere la questione curda non hanno ancora capito l’argomento in questione.
Il movimento curdo di liberazione fino ad ora ha fatto tutto ciò che aveva promesso. Ora tocca al governo fare altrettanto. Deve compiere passi in una direzione che costruisca fiducia tra il popolo curdo e le forze democratiche in Turchia. L’AKP deve dare riscontro alle richieste del movimento di liberazione curdo, del popolo curdo e delle forze democratiche turche il prima possibile.