Il partito filo-curdo della Turchia modificherà l’abbreviazione del nome come precauzione per le elezioni locali

Ayşegül Doğan, portavoce dell’HEDEP, ha annunciato un cambiamento nella sigla del partito in seguito alle obiezioni della Corte di Cassazione, citando la necessità di evitare rischi prima delle prossime elezioni amministrative.

L’abbreviazione di Partito per l’Uguaglianza e la Democrazia dei Popoli, HEDEP, verrà modificata in seguito ad un’obiezione da parte della Procura Generale della Corte di Cassazione turca.

La portavoce dell’HEDEP Ayşegül Doğan lo ha annunciato venerdì in un comunicato stampa in parlamento, sebbene si stiano preparando a presentare ricorso contro la decisione della corte, cambieranno l’abbreviazione per evitare rischi prima delle elezioni amministrative di marzo.

Il Partito per l’uguaglianza e la democrazia dei popoli è stato annunciato in ottobre come il nuovo nome del Partito filo-curdo della Sinistra verde. Tuttavia, giovedì la Corte di Cassazione ha vietato al partito di utilizzare l’abbreviazione HEDEP, affermando che somiglia a quello del disciolto Partito della democrazia del popolo (HADEP).

Ayşegül Doğan ha definito questa nuova sfida della Corte di Cassazione “un tentativo di creare una nuova trappola legale” in vista delle prossime elezioni amministrative.

La portavoce ha ricordato che l’HADEP è stato sciolto e che i due partiti non possono essere confusi, sottolineando che la richiesta di cambiare la sigla è infondata.

Ha accusato la Corte di cassazione di aver manipolato la legge, affermando che la procura ha suggerito modifiche non solo relative all’osservazione ma anche al regolamento del partito.

Ayşegül ha rivelato che sono in corso i preparativi per rispondere alle obiezioni della Corte di Cassazione per evitare qualsiasi conseguenza legale.

Ha accennato ad una risposta rapida entro i limiti delle modifiche richieste dalla Corte, senza compromettere i principi fondamentali del partito.

Ha sostenuto che le azioni legali preventive indicavano la paura del governo riguardo al successo dell’HEDEP nelle prossime elezioni, e ha attribuito questa paura all’impegno del partito verso un modello di governance democratica privo di corruzione e nepotismo, in netto contrasto con le pratiche del partito al governo. Doğan ha ulteriormente riaffermato la determinazione dell’HEDEP, affermando che non si lasceranno intimidire nonostante le sfide legali e politiche che devono affrontare.