Il mesaggio del KCK per la scomparsa di Madiba, Nelson Mandela

”Siamo profondamente rattristati per la scomparsa del grande combattente per la democrazia e per la libertà e amico del popolo curdo, Nelson Mandela. Inviamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia, ai popoli che lottano contro il razzismo e il colonialismo ed in particolare al popolo del Sud Africa. Nelson Mandela verrà sempre ricordato, le sue aspirazioni e la sua lotta continueranno finché il mondo intero sarà libero.

Nelson Mandela non è solo una pietra miliare nella lotta per la libertà e la democrazia che attraversa tutta la storia, ma anche un’icona che ha condotto la lotta ad una nuova fase. Non ha lottato solo per la libertà del popolo del Sud Africa, ma per la libertà e la democrazia in tutto il mondo. È un’icona per i neri e per tutta l’Africa. La lotta per la libertà e per la democrazia in Africa continuerà senza recedere dai principi che lui ha stabilito. Una lotta veramente ugualitaria e democratica sta continuando in Sud Africa.

Nelson Mandela ha dato prova dei suoi principi di combattente per la libertà quando ha rifiutato il Premio Ataturk per la Pace da parte della Turchia. Conferendo quel premio, la Turchia intendeva nascondere e quindi portare avanti in modo più agevole il suo sistema di genocidio culturale nei confronti dei curdi. Ma Nelson Mandela ha rifiutato questo premio da parte di un sistema sporco e di guerra speciale, per via delle politiche di genocidio culturale nei confronti dei curdi. Di conseguenza ha demolito l’intenzione della Turchia di abusare del sacro concetto di pace per la sua guerra sporca. Per questo i curdi gli renderanno sempre omaggio.

I curdi sono il popolo che meglio comprende la lotta di Nelson Mandela. L’incarcerazione in grave isolamento del leader del popolo curdo sull’isola di Imrali che dura 15 anni, ha portato frequenti confronti Öcalan-Mandela. Certamente ci sono differenze tra la lotta di Mandela e le idee paradigmatiche, filosofiche, ideologiche e teoriche della lotta per il Kurdistan definite dal leader Ocalan. Ma condividono la risolutezza e l’impegno per la loro causa, così come l’insistenza nel proseguire la lotta nonostante le condizioni di carcerazione. I curdi hanno capito molto bene la lotta di Mandela e hanno guardato ad essa come ispirazione e parte della propria lotta.

Mandela ha dimostrato che la libertà non può essere raggiunta senza pagare un prezzo. I curdi stanno andando verso la libertà e la vita democratica, pagando prezzi che nessun altro popolo al mondo ha mai pagato. Portando avanti la lotta e valutando i prezzi che hanno pagato, i curdi raggiungeranno una vita libera e democratica. Nell’isola-carcere di Imrali, la grande lotta del leader Abdullah Ocalan e i valori che ne derivano, innalzeranno ulteriormente le aspirazioni del grande combattente per la libertà Nelson Mandela per una vita libera e democratica e porteranno alla liberazione sia di Ocalan che del popolo curdo.”

LA CO-PRESIDENZA DEL CONSILGIO ESECUTIVO DEL KCK