Il guerrigliero Seyda resiste con una gamba protesica
Seyda, un guerrigliero che si è unito alla resistenza di Makhmur, ha continuato a combattere nonostante il fatto che sia stato colpito alla sua gamba protesica. Ora si trova sul fronte di Kirkuk, continuando a combattere contro le bande di ISIS.
Seyda è la conferma del fatto che sono i dettagli a diventare determinanti in una guerra, non solo il suo risultato.
Ha 33 anni. È nato nella città di Mako nel Kurdistan orientale. Si è unito ai ranghi della guerriglia nel 2004 e nel 2008 ha perso una gamba quando ha calpestato una mina in un’operazione contro la postazione militare di Bezele (Aktutun) nel Kurdistan settentrionale. Perdere una gamba non è stato un ostacolo per lui nel continuare la lotta per la liberazione.
Vuole lavorare di più, pensando di avere ancora qualcosa da dare alla lotta. Non perde mai la speranza, il suo entusiasmo. Racconta dei tempi passati dicendo “Ho sempre creduto che in qualsiasi circostanza c’è qualcosa che si può fare”.
Quest’anno ad agosto ha di nuovo partecipato sul fronte di guerra, questa volta per difendere Makhmur. Racconta che la ragione per unirsi alla lotta a Makhmur è la seguente:
“L’attacco delle bande a Sinjar prova quanto fosse grande il pericolo che minacciava la nostra gente. Hanno massacrato decine di migliaia di persone senza alcuna ragione. Hanno violentato donne, sequestrato altre migliaia di persone. A dozzine sono morti di sete, fame o caldo mentre stavano fuggendo da queste bande. Poi hanno attaccato Makhmur dove la gente è costretta da oltre 20 anni a vivere nel campo profughi. Come rivoluzionario non potevo restare a guardare tutto questo. Sono arrivato sul campo di battaglia e ho preso il mio posto sul fronte”.
Seyda non ha lasciato il fronte nonostante il caldo fortissimo e le difficili condizioni nei quattro giorni di scontri.
Costituisce un esempio di coraggio e di resilienza per gli altri negli scontri con le bande. Il fatto che lotti con una gamba sola ha molto impressionato i peshmerga. Seyda è stato colpito al suo arto protesico durante gli scontri con le bande di ISIS. La gamba finta si è rotta, ma ha insistito per restare sul fronte fino a quando le bande sono state respinte da Mahkmur.
Dopo che Mahkmur è stata liberata, Seyda è andato a Kirkuk e ora è sul fronte con le milizie ed i peshmerga combattendo contro gli attacchi di ISIS. Anche la sorella di Seyda sta prendendo parte al fronte di resistenza di Mahkmur.