Il GABB chiede una iniziativa urgente contro l’aggressione dell’AKP alle municipalità

L’Unione delle municipalità sudorientali dell’Anatolia ha chiesto alla comunità internazionale di agire immediatamente per protestare la politica ingiusta e antidemocratica condotta dal governo turco che prende di mira le municipalità curde e i propri co-sindaci.

L’Unione delle municipalità sudorientali dell’Anatolia (GABB) ha rilasciato una dichiarazione riguardante la detenzione di Gültan Kışanak e Fırat Anlı, co-sindaci della città a maggioranza curda di Diyarbakir attorno alle 21 del 25 ottobre.Kışanak è stata arrestata poco dopo essere atterrata all’aeroporto di Diyarbakir sulla via di ritorno da Ankara, mentre Anlı è stato arretato nella sua abitazione nel centro della città. Le case residenziali di entrambi i co-sindaci sono state perquisite dalla polizia alle 21, la quale ha terminato 2 ore e mezza più tardi.

L’edificio della Municipalità metropolitana di Diyarbakir rimane sotto assedio da parte della polizia, mentre le ricerche sono iniziate alle 12 e a nessuno del personale della municipalità, inclusi gli avvocati è stato consentito l’accesso all’edificio.

Il GABB ha dichiarato che Diyarbakir è la capitale culturale della regione curda in Turchia e la Municipalità metropolitana deve essere considerata come politicamente molto significativa e una istituzione all’avanguardia nella regione.Kışanak è anche co-presidente dell’Unione delle municipalità sudorientali dell’Anatolia (GABB) che è un’organizzazione ufficiale che raccoglie 106 municipalità.

Il GABB ha ricordato che ” Ad oggi 22 co-sindaci eletti sono in carcere in Turchia , mentre 33 sono stati dismessi. Gli ex governatori sono stati designati come fiduciari dal governo centrale in nome dei sindaci dismessi l’11 settembre 2016, che è stata la mossa più distruttiva nella recente storia della democrazia amministrativa in Turchia.”

L’Unione delle municipalità sudorientali dell’Anatolia ha chiesto un’iniziativa urgente chiedendo alla comunità internazionale di agire immediatamente per rilasciare dichiarazioni e protestare contro questa politica antidemocratica e ingiusta condotta dal governo turco.