Il Consiglio d’Europa chiede la fine dell’isolamento di Öcalan

Il rapporto sullo sciopero della fame di Leyla Güven e sulla Turchia approvato oggi dal Consiglio d’Europa chiede la rimozione del regime di isolamento nei confronti di Abdullah Öcalan.

Al termine di una sessione di emergenza sulla Turchia, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha rilasciato una dichiarazione intitolata “Il peggioramento della situazione dei politici dell’opposizione in Turchia: cosa si può fare per proteggere i loro diritti fondamentali in uno Stato membro del Consiglio d’Europa?”

La risoluzione è stata presentata al Consiglio d’Europa dove è stata approvata.

Nella risoluzione l’assemblea ha chiesto esplicitamente “di rilasciare Leyla Güven in virtù della sua immunità parlamentare fino alla fine del suo mandato, alla luce della recente decisione della Suprema Corte di Cassazione rispetto alla detenzione del deputato Enis Berberoǧlu.”

Il rapporto inoltre “esprime la sua preoccupazione rispetto alla detenzione e incarcerazione di parlamentari dell’opposizione e di ex parlamentari in Turchia, compreso l’ex deputato e ex co-Presidente dell’HDP Selahattin Demirtaş, la deputata Leyla Güven, che è stata anche parte del Congresso del Consiglio d’Europa delle Autorità Locali e Regionali, e dell’ex deputato e membro dell’Assemblea Ertuğrul Kürkçü. In particolare, l’Assemblea è molto preoccupata per il fatto che la deputata in carcere Leyla Güven è in sciopero della fame a tempo indeterminato dall’8 novembre 2018 ed è profondamente dispiaciuto che politici siano costretti a ricorrere a mezzo così estremi per attirare attenzione sulle loro richieste in assenza di un genuino dibattito e dialogo politico.”

Il rapporto ha anche chiesto alle autorità turche “di rispettare pienamente i diritti dei politici di opposizione in una democrazia, comprese le libertà di espressione, associazione e assemblea, e in particolare di proteggere e rispettare l’immunità parlamentare, secondo la Risoluzione dell’Assemblea 1601 (2008) sulle linee guida procedurali e responsabilità dell’opposizione in un parlamento democratico così come gli standard della Commissione di Venezia; rilasciare deputati e ex deputati che sono stati privati dell’immunità nel 2016 in violazione degli standard del Consiglio d’Europa fino al completamento dell’esame del loro caso legale.”
Nel marzo 2018, il Comitato per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa (CPT) ha pubblicato un rapporto sulla sua visita dell’aprile 2016 al carcere di massima sicurezza sull’isola di Imralı in Turchia, dove sono reclusi Abdullah Öcalan e altri tre prigionieri.

Il CPT ha espresso seria preoccupazione rispetto al fatto che la situazione rispetto al contatto dei prigionieri con il modo esterno è ulteriormente deteriorata.
Il rapporto del CPT affermava: “In particolare, a tutti i prigionieri è stato impedito di ricevere visite dei loro avvocati da quasi cinque anni e dei loro parenti da oltre 18 mesi. A tutti i prigionieri è stato imposto anche un divieto totale di telefonate. Il Comitato chiede alle autorità turche di assicurarsi che tutti i prigionieri a Imralı siano in grado, se lo desiderano, di ricevere visite dai loro parenti e avvocati.”