Il Consiglio delle donne dell’HDP ha condannato l’esecuzione dei curdi iraniani

Il Consiglio delle donne dell’HDP ha rilasciato una dichiarazione scritta sull’esecuzione da parte del regime iraniano degli attivisti curdi Loqman, Zanyar Muradi e Ramin Hossein Panahi. ” Pensiamo – si legge nella dichiarazione – che la violazione del diritto alla vita di questi tre uomini coincide con la visita in Iran del presidente Erdogan, proprio quando le Madri del sabato chiedevano verità e giustizia per le persone scomparse mentre erano in custodia ”

Il Consiglio delle donne dell’ HDP ha proseguito: “L’Iran, paese con il più alto numero di condanne a morte nel mondo, usa l’esecuzione per rafforzare il suo regime reazionario e prevenire l’opposizione … le donne sono le più esposte rispetto alle conseguenze di un crimine contro l’umanità come come la condanna a morte, e ancora, la maggior parte delle donne si oppone a questo crimine contro l’umanità. Ramin Hosseyin Panahi nipote di Nishiman Hossein Panahi è stasto ucciso nel momento stesso in cui ha saputo della condanna a morte condanna imposta a suo zio “.

Il Consiglio delle donne HDP ha proseguito: ” Respingiamo le condanne a morte, le consideriamo illegali e una grave violazione dei diritti umani nei confronti di tutti gli esseri umani e delle leggi e convenzioni sui diritti firmati dalle istituzioni internazionali, in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti umani e la Convenzione europea per i diritti umani. Per uscire da questo violento vortice, che sta prendendo di mira le terre in cui viviamo, è fermare le condanne a morte.

Come popolo curdo e donne ci opponiamo alla pena di morte che è un crimine contro l’umanità, come più volte abbiamo ripetuto. Il regime iraniano deve i fermare immediatamente questo crimine contro l’umanità “.