Il confine turco è una via per la Jihad
La via per la Jihad’ è lungo un tratto aperto dell’accidentato confine turco che si ritiene sia stato usato da circa 20 reclute straniere per entrare in Siria e Iraq ogni giorno, lo ha scritto Sam Greenhill per il British Daily Mail nella sua colonna, attribuendo le sue affermazioni ad osservazioni che ha fatto nella città di confine di Reyhanlı in Turchia.
Greenhill nel suo articolo intitolato “Come sette giovani britannici radicalizzati stanno prendendo la via della Jihad” afferma che una media di sette britannici a settimana stanno entrando in Siria ed Iraq da questa grande striscia aperta dell’accidentato confine turco.
Il giornalista ha evidenziato che il numero di reclute britanniche è aumentato dalla creazione del ‘Jihad Express’, dicendo che e 1,000 britannici e residenti nel Regno Unito ora si sono uniti agli estremisti seminando terrore in tutta la Siria e in Iraq – più del doppio dei tedeschi ammette, secondo le forze di sicurezza.
In modo inquietante, -ha aggiunto – le agenzie di intelligence credono il numero di reclute UK che viaggiano attraversando questo passaggio aperto ai seguaci di ISIS verso le roccaforti di ISIS nel nord della Siria dall’autoproclamata creazione di un califfato che si estende dalla Siria all’Iraq.
“Non è un caso che quasi tutti i giovano britannici radicalizzati si sia unita attraversando questo confine poroso poco presidiato dalla polizia fatto di passi di montagna e pianure senza sistemi di sicurezza”, ha detto Greenhill del Daily Mail.
“È lo stesso percorso usato dal trio di Cardiff che è apparso in un video di reclutamento della jihad, un ex-rapper, un hacker di computer e un ragazzo che ha frequentato college privati – che ora sono tutti nel centro degli investigatori britannici dato che si sono vantati su Twitter dei loro exploit”, ha detto Greenhill e sottolineato che questa è strada semplice in modo allarmante verso il terrore, dove le guardie di confine possono chiudere un occhio per soli dieci dollari USA e i contrabbandieri sono capaci di rompere il confine come loro.
Secondo Greenhill che ha anche citato un testimone oculare, la città di confine di Reyhanlı è uno dei luoghi dove gli jihadisti britannici con i loro commilitoni attraversano per combattere per ISIS e molte reclute usano semplicemente il nuovo aeroporto di Hatay costruito a sole 10 miglia dal confine siriano.
L’articolo dice; “Nella città di frontiera di Reyhanli, un posto bombardato e tappa obbligata per centinaia di combattenti, il negoziante Abu Saleh ha detto che gli jihadisti europei comprano coltelli da caccia, visori per fucili da cecchino, binocoli e attrezzature per camuffarsi nel deserto. Ha detto che un uomo con la barba è entrato sventolando $50,000 in mazzetti di denaro contante e ha comprato un migliaio di gilè per portare cartuccere per le monizioni degli AK47.”
Greenhill ha riferito che il manager del Miray Hotel ha detto che un carico di pullman di 30 britannici si è fermato lì sulla strada per la Siria. Ha aggiunto che in un’altra città di confine, Kilis, un contrabbandiere di nome Ibrahim ha portato cinque britannici vestiti da afghani attraverso il confine corrompendo la guardia di frontiera con ‘meno di dieci dollari.
Il Mail ha assistito a quanto sia facile il passaggio, ha detto Greenhill aggiungendo; “Un furgone militare turco pieno di soldati si è avvicinato. Hanno appena dato appena uno sguardo ad un gruppetto di contrabbandieri dei villaggi della zona impegnati a portare taniche di olio e scatole di cibo e medicinali verso la riva del fiume per essere portati dall’altra parte con zattere di fortuna. Al tramonto gli jihadisti si dispiegano lungo centinaia di punti non sorvegliati lungo un confine che si estende per 560 miglia montagnose.”
Il giornalista del Mail ha detto che sono in corso operazioni ufficiose per localizzare i militanti nell’area del confine, ma la Turchia è stata riluttante nell’impedire a qualcuno di passare. Per mesi –ha sottolineato – hanno permesso che armi e rifornimenti destinati a gruppi riconosciuti dell’opposizione siriana di passare e i governi europei sono rimasti delusi dal fatto che sia stato fatto poco per fermare gli jihadisti.
“Viene riferito di un’ampia forza di jihadisti che si muovono verso il confine. Il loro obiettivo è di fornire un passaggio sicuro attraverso le 130 miglia di frontiera. Se succedesse questo, renderà ancora più semplice il ‘Jihad Express’ “, ha aggiunto.
Daily Mail/ ANF