Il comitato etico del KCK: “I seguaci dello Yarsanesimo devono avere un proprio consiglio”

Hiwa Kirmaşan, membro dell’organizzazione “Religione e fede della nazione” del KCK, ha dichiarato in una intervista a ROJ NEWS che i seguaci curdi dello Yarsanesimo, fede anche conosciuta con il nome di Ahl-e Haqq, devono avere loro rappresentanti, così come accade per i curdi ezidi.

Parlando dei curdi che seguono questa religione, Hîwa Kirmaşan ha detto a ROJ NEWS che “nel corso della storia il popolo ezida ha affrontato 73 genocidi. Gli ezidi hanno sempre resistito all’oppressione, anche se hanno dovuto affrontare continui genocidi. Storicamente, anche i curdi sono stati vittime della campagna al-Anfal e delle armi chimiche. I massacri compiuti recentemente dall’Isis contro gli ezidi, che hanno minacciato ancora una volta la loro esistenza, hanno mostrato come sia necessario creare un corpo rappresentativo di queste persone, in grado di gestire proprie assemblee. In questo modo riusciranno a garantirsi una indipendenza da partiti politici e organizzazioni, portando avanti gli interessi della loro comunità”.

Hîwa Kirmaşan ha inoltre affermato che “i curdi che aderiscono allo Yarsanesimo, così come gli ezidi, hanno una propria religione e hanno dovuto affrontare continui genocidi. A causa di questa storia di oppressione e violenza, è essenziale che si organizzino e si coordino, formando dei consigli nel Kurdistan meridionale e orientale, in modo da prevenire futuri massacri. I curdi sono stati divisi in quattro parti tra Iran, Iraq, Turchia e Siria, e tutti questi regimi hanno messo in atto delle politiche volte all’annientamento culturale e, talvolta, anche fisico dei curdi. Nonostante questo la nazione curda continua a lottare, non solo per sopravvivere ma anche per liberarsi, e mantiene il proprio desiderio di resistere alle politiche di questi regimi”.

Ha poi dichiarato che è giunto il momento per la nazione curda di creare propri consigli rappresentativi. “Come possiamo vedere, i guerriglieri curdi, i peshmerga e altre forze curde sono uniti nella lotta al terrorismo e stanno combattendo insieme. Tutti i gruppi e i partiti curdi devono appoggiare la creazione di questi consigli e porre l’interesse della nazione di fronte al proprio personale tornaconto”.

Hîwa Kirmaşan ha rivolto un ultimo messaggio ai giovani curdi, in particolare ai fedeli dello Yarsanesimo. “E’ essenziale che i giovani curdi nel sud e nell’ovest del Kurdistan partecipino al movimento di liberazione e aiutino a liberare il loro popolo che sta affrontando la guerra e la distruzione”.

Per una definizione di yarsanesimo, si veda: http://it.wikipedia.org/wiki/Ahl-e_Haqq