Il Comando YPG a Kobane: le milizie di ISIS pagheranno per questo massacro

Il Comando YPG a Kobane ha dichiarato che tutti tranne 7 degli 80-100 miliziani dell’ISIS che hanno attaccato Kobane sono stati uccisi e ha promesso di vendicare i martiri caduti nel massacro.

Il Comando YPG ha dichiarato che tutti tranne 7 degli 80-100 miliziani che hanno attaccato Kobane sono stati uccisi e ha promesso che i martiri del massacro saranno vendicati. Le YPG hanno rilasciato un comunicato scritto relativo alla loro operazione di pulizia contro i gruppi armati che hanno attaccato la popolazione civile a Kobane. Nel loro comunicato le YPG hanno promesso di far pagare ai miliziani dell’ISIS per il massacro da loro commesso nel quale hanno ucciso 233 civili.

Il Comando YPG di Kobane ha dichiarato che 23 combattenti YPG/YPJ sono caduti martiri durante le operazioni iniziate il 25 giugno allo scopo di scovare e ripulire Kobane dai miliziani ISIS che si erano infiltrati. Le YPG hanno dichiarato che tra gli 80 e i 100 miliziani vestiti con uniformi del FSA(Free Syrian Army) e che ostentavano le bandiere del FSA sono arrivati all’interno di veicoli individuali e hanno raggiunto la zona a sud di Kobane dalla regione di Sirrîn servendosi di vie segrete. Da qui i miliziani si sono infiltrati fin nel centro della città di Kobane e si sono uniti ad un altro gruppo di miliziani che aveva attraversato il confine turco a nord. Le YPG hanno dichiarato che fonti locali hanno testimoniato l’ingresso a Kobane di miliziani di ISIS dalla Turchia. Una volta arrivati nel centro della città i miliziani hanno ucciso decine di donne, bambini e anziani e preso in ostaggio molte persone per usarle come scudo umano.

Le forze YPG/YPJ e Asayiş hanno lanciato un’operazione estesa non appena i miliziani si sono infiltrati nella città e hanno ucciso la maggior parte di loro catturando vivo un miliziano durante il terzo giorno dell’operazione. Tra i miliziani ISIS scappati all’operazione di pulizia 7 sono tornati in Turchia e 8 sono riusciti a scappare dalla zona a sud di Kobane. Le forze YPG/YPJ hanno inseguito i fuggitivi dell’ISIS nella zona a sud di Kobane e ne hanno uccisi 2 nella regione di Termik e altri 6 nella zona di Korpîngar.

Le YPG hanno comunicato che solo 7 membri dei gruppi armati di ISIS sono riusciti a scappare in Turchia e che una grande quantità di armi e munizioni sono state sequestrate durante l’oparazione di pulizia. Le YPG hanno detto che l’operazione per ripulire la città dai terroristi di ISIS ha impiegato ben 3 giorni perchè le forze YPG/YPJ si sono mosse con estrema cautela per non sottoporre gli ostaggi civili ad ulteriori rischi. Nessun ostaggio ha subìto lesioni durante le operazioni.

Sette combattenti YPG/YPJ sono caduti martiri nel centro della città di Kobane, 2 sono morti nel villaggio di Berxbotan e 11 hanno perso la vita negli scontri intorno al centro della città. I miliziani di ISIS hanno massacrato 23 civili nel villaggio di Berxbotan e 210 civili a Kobane; inoltre, 273 civili sono stati feriti durante il massacro. 14 combattenti Asayiş, un membro di TEV DEM e un membro di Yekîtiya Ciwanên Rojava (Unione Giovanile del Rojava) è caduto martire durante l’attacco di ISIS.

Il comando YPG ha dichiarato che Rıfat Horoz (Karker Kobane), un combattente YPG di origini albanesi che ha attivamente partecipato agli sforzi di ricostruzione dopo la liberazione di Kobane nel 2014, è diventato un simbolo dei popoli curdo, turco e albanese poichè è caduto martire durante il massacro. Le forze YPG/YPJ hanno annunciato che vendicheranno il martirio dei loro compagni e faranno pagare questo massacro ai miliziani di ISIS a caro prezzo.