Il co-presidente del KCK: vogliamo rovesciare Erdogan e l’AKP

Il co-presidente dell’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK) Cemil Bayik, ha parlato al Times e ha dichiarato che l’obiettivo fondamentale ora è quello di rovesciare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il Partito di governo per lo Sviluppo e la Giustizia (AKP).

Intervistato dal reporter del Times Anthony Lloyd nelle montagne di Qandil nel Sud del Kurdistan, Bayik asserisce che stanno combattendo una battaglia per “la vita e la morte”.

“Se Erdoğan ci sconfigge, sarà in grado di piegare chiunque sul lato della democrazia in Turchia,” afferma Bayik:

“Siamo il più grande ostacolo sulla scia dei suoi sogni. Se Erdoğan ci elimina, vincerà …

“Vogliamo far cadere Erdogan e l’AKP. La Turchia non diventerà mai un paese democratico se Erdogan e l’AKP non vengono rovesciati.”

Intervista quattro giorni prima della bomba di Ankara

L’intervista con Bayik è avvenuta quattro giorni prima della bomba di Ankara, in cui finora 37 persone sono morte, ed è stata pubblicata con il titolo, “La vendetta sarà nostra, promette l’uomo più ricercato della Turchia.”

Bayik accusa le forze turche di saccheggi e di bruciare le città curde e sostiene: “La nostra gente è piena di sentimenti di vendetta a causa dei saccheggi e della distruzione delle città curde sotto coprifuoco. Chiede alle nostre forze di guerriglia di vendicarla. Si tratta di un nuovo periodo nella lotta del popolo.

“Fino a poco tempo la guerra contro l’esercito turco si svolgeva solo in montagna. Poi si è diffusa per i paesi e le città. Ora sta per diffondersi ovunque.

“In questa fase della lotta, ogni ordine dato ai nostri guerriglieri, è praticamente legittimo,” dichiara Bayik.

Nessun gruppo ha ancora rivendicato la responsabilità per la bomba di Ankara il 13 marzo. I funzionari turchi accusano il PKK.
KQ