Il BDP invita al rilascio dei giornalisti dietro le sbarre
In un comunicato pubblicato oggi, Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, l’ufficio centrale del Partito della Pace e della Democrazia (BDP) ha chiesto il rilascio dei giornalisti incarcerati e l’attuazione di disposizioni giuridiche per assicurare la libertà di stampa ed informazione.
La Commissione sulla Stampa del BDP ha sottolineato che centinaia di giornalisti e scrittori in Turchia trascorreranno il 3 Maggio in carcere, ed ha aggiunto: “La libertà di stampa rappresenta un’arma democratica che i giornalisti utilizzano contro i regimi autoritari in paesi dove i concetti di libertà ed uguaglianza sono considerati una minaccia. Questo è il motivo per cui il genocidio dei giornalisti prende posto tra i più grandi genocidi sperimentati nei paesi anti-democratici”.
Ricordando i giornalisti vittime di omicidi irrisolti nella storia della Turchia, la Commissione sulla Stampa del BDP ha sottolineato: “La mentalità che non riesce a tollerare i giornalisti che si schierano dalla parte della verità li incarcera nell’ambito delle cosiddette operazioni KCK (Unione delle Comunità Kurde) e li priva della libertà per mesi in base a dichiarazioni di ‘testimoni segreti’, prive di motivi concreti”.
Richiamando l’attenzione sul rapporto 2013 di RSF in cui la Turchia si posiziona tra i 25 peggiori paesi per quanto riguarda la libertà di stampa (al 154o posto su 179 nazioni), il BDP ha affermato che i giornalisti nelle carceri turche rappresentano il 30% del numero totale di giornalisti dietro le sbarre nel mondo; l’accusa di essere terroristi che viene loro rivolta è la prova della grave repressione della libertà di stampa in Turchia.
Il BDP ha sottolineato che la soluzione della questione kurda che seguirà al processo di negoziati in corso aprirà anche la strada alla libertà di stampa e d’informazione nel paese; ha osservato inoltre che i giornalisti in Turchia hanno subito detenzioni ed arresti, violazioni dei loro diritti personali ed economici e la restrizione delle condizioni necessarie per le attività giornalistiche.
Il BDP ha concluso il suo comunicato sottolineando che è giunto il momento di eliminare tutti gli ostacoli alla libertà d’opinione e d’espressione e di mettere fine al processo dei giornalisti a causa del loro lavoro come parte del processo di soluzione democratica.
ANF Ankara