Haluk Gerger: ISIS combatte i curdi per conto della Turchia

Lo scrittore e accademico Haluk Gerger ha detto che la Turchia non ha problemi con ISIS. “La Turchia tra giovamento dal Medio Oriente, che ISIS esista o meno “, ha detto Gerger, aggiungendo che ISIS sta intraprendendo una guerra per procura contro i curdi per conto della Turchia.
Gerger ha detto che nel caso in cui ISIS venga eliminato, all’ordine del giorno ci sarebbe un’invasione o una zona cuscinetto.

Gerger ha detto che in tal caso il sogno della Turchia di avere una presenza militare in Siria/Rojava si realizzerebbe. Gerger ha messo in guardia coloro che dicono “La Turchia è in una situazione difficile”, dicendo: “Ci sono contraddizioni, ma la Turchia ha dei piani per superarle.”

La Turchia non svolgerà un ruolo attivo nella “coalizione internazionale” contro ISIS guidata dagli USA. Secondo il Dipartimento di Stato USA ci sono 38 paesi coinvolti nell’alleanza, ma niente Turchia.

Tuttavia la stampa mainstream riferisce di preparativi dello stato maggiore turco per la costituzione di una “zona cuscinetto” al confine del Kurdistan Rojava. Queste affermazioni sono state corroborate dal presidente Recep Tayyip Erdoğan. In questo caso, la Turchia ha un ruolo nel piano di “lotta contro ISIS” degli USA? E quali sono i piani della Turchia?

Lo scrittore Haluk Gerger ha risposto a queste domande dicendo: “La Turchia non ha problemi con ISIS. Questo è il punto sul quale bisogna soffermarsi.” ha spiegato Gerger: “La politica della Turchia in Medio Oriente ha due sfaccettature. In primo luogo ha origine come un’appendice della strategia americana; in secondo luogo, la questione specifica, la questione curda. Non è possibile capire la politica della Turchia in Medio Oriente senza comprendere questi due punti. Il risultato creato dal fatto di essere un’appendice della strategia americana si riflette nel fatto che la Turchia è influenzata dall’asse sunnita che gli USA hanno cercato di creare nell’ultimo periodo.

Questa è la base per le relazioni della Turchia con i gruppi armati dell’opposizione come Al Nusra, Esercito Siriano Libero o ISIS. Ma questo non spiega tutto. Dobbiamo arrivare alla seconda dimensione, la questione curda. Gli attacchi USA a Iran e Siria hanno aperto la strada per la Turchia, in particolare per quanto riguarda il Rojava, per intervenire militarmente in Siria, cosa che è adatta alla strategia curda della Turchia.

Stabilire relazioni con gruppi dell’opposizione in Siria va per la Turchia perché l’opposizione siriana, in quanto nazionalista araba, era contraria ai curdi. Erano un elemento di pressione sui curdi del Rojava per quanto riguarda la Turchia. ISIS e altri gruppi stanno combattendo una guerra per procura contro i curdi per conto della Turchia, qualcosa che la Turchia non poteva fare direttamente.”

La Turchia è contenta della crescita del potere di ISIS

Gerger ha enfatizzato che la Turchia è contenta della crescita del potere di ISIS, dicendo: “La Turchia non ha problemi con ISIS,” aggiungendo: “Il rafforzamento di ISIS mette pressione sul governo di Baghdad governato dalla Shia, con la quale la Turchia non ha buone relazioni. Rende le cose difficili per l’Iran e i curdi. Tuttavia con il cambio di registro degli USA e il suo piano di ‘intervento ISIS’ la Turchia è un dilemma. Per essere un’appendice degli USA ha bisogno di combattere con ISIS, ma per la questione curda no.”

Secondo Gerger lo stato turco ha dei piani per risolvere questo dilemma

Gerger ha detto che la Turchia è contenta di rimanere ai margini nella lotta con ISIS per quanto riguarda attacchi aerei inefficaci, ma dato che gli USA fanno pressione, “è consapevole del fatto che c’è bisogno per un’operazione di terra. Può dire ‘okay’ ai raid aerei degli USA, ma sa che se si arriva ad un’operazione di terra avrà l’opportunità di ottenere una presenza militare in Siria, nel Rojava. La Turchia sarebbe contenta di questo e se non succede ha un piano B, che è quello di fare una zona cuscinetto.”

Una zona cuscinetto è una partecipazione indiretta alle operazioni di terra

Gerger ha aggiunto che una zona cuscinetto significherebbe una partecipazione indiretta ad un’operazione di terra dicendo: “invece di passare dalla porta sarebbero passati dalla finestra.”

Haluk Gerger ha sottolineato che la Turchia ha piano sia per l’eventualità in cui ISIS restasse forte, che per quella in cui sarebbe completamente smantellata. “Della prospettiva della Turchia se ISIS rimane una forza è meglio, dato che significa continuare a fare pressione sui curdi. Significa che i curdi continueranno ad avere bisogno della Turchia. Se si arriva ad un’operazione di terra, allora farà una zona cuscinetto. Questo darebbe alla Turchia un grosso vantaggio per quanto riguarda la questione curda, dato che gli darebbe l’opportunità di controllare i curdi. Quindi qualsiasi cosa succeda, che ISIS venga cancellata o meno, non è un problema per la Turchia.”

Gerger ha aggiunto: “se questi piani funzioneranno o meno è un’altra questione. Ma dovremmo tenere questo a mente quando la gente dice ‘la Turchia è in difficoltà’.
ARZU DEMİR