Gli immigrati del Rojava tornano nel Kurdistan occidentale
Migliaia di persone fuggite dal Rojava nel Nord Kurdistan sono tornate nuovamente nel Kurdistan occidentale dopo che il YPG (Unità di Difesa del Popolo) e il YPJ (Unità di Difesa delle Donne) hanno garantito la sicurezza delle zone abitate dai curdi.
La maggior parte dei rifugiati entrati in Turchia attraverso vie illegali era composta da coloro che sono fuggiti da Afrin, Kobani, Qamışlo, Amude, Derik e Tirbêspiye.
Un gran numero di rifugiati ha dovuto lottare per vivere in circostanze molto difficili a partire dalla loro migrazione verso la Turchia, con alcune persone che hanno iniziato vivendo con i parenti, alcuni in tenda e altri andando in giro a chiedere l’elemosina nelle province di confine, distretti e città, per poter guadagnare qualche soldo per vivere.
Agli immigrati del Rojava a Nusaybin nel distretto di Mardin e a Cizre nel distretto di Şırnak, viene concesso di attraversare il confine di nuovo sotto la supervisione della polizia e dei soldati quando fanno domanda alle direzioni di polizia in entrambi i distretti e fanno registrare i loro nomi, chiedendo di tornare alla loro terra.
Dopo la richiesta gli immigrati vengono portati negli autobus verso i posti militari alla frontiera di Cizre e di Derik, e vanno a piedi per la loro via verso Rojava dopo aver attraversato il confine.
Solo alcune centinaia di profughi del Rojava sono ancora attualmente a Cizre, che fino a poco tempo fa ne ospitava migliaia; sono anche segnalati per aver chiesto alle autorità di polizia di tornare nel Kurdistan occidentale insieme con quelli che attualmente vivono a Nusaybin, İdil e Silopi e si stanno preparando per tornare nel Rojava.