Gli avvocati di Öcalan hanno fatto ricorso contro le misure d’isolamento imposte ad Öcalan

L’avvocato di Öcalan, Cengiz Yurekli, ha fatto ricorso contro tali misure e ha dichiarato che costituiscono un crimine secondo la legge sulla tortura.

Gli avvocati del leader curdo Abdullah Öcalan hanno fatto ricorso al Consiglio supremo dei Giudici e Procuratori (HSK) contro l’isolamento del loro cliente nella prigione d’alta sicurezza ad Imrali. Öcalan si vede rifiutare tutti i contatti con i suoi avvocati da più di sei anni. L’ultimo incontro risale al 27 luglio 2011. Dopo l’estate 2015, tranne una visita di suo fratello nel 2016, non ha ricevuto alcuna visita, né dalla famiglia, né dalla delegazione di deputati che venivano a incontrarlo per il processo di pace, oggi concluso.

«Il regime di detenzione applicato ad Imrali è totalmente arbitrario. Costituisce un crimine continuo. I diritti elementari del detenuto non vengono rispettati. Si tratta, di fatto, di una realtà che oltrepassa l’isolamento stesso. Ogni giorno, ogni ora, ogni secondo, l’applicazione di questo sistema costituisce un crimine» dice avvocato Yurekli.

Dopo la dichiarazione dello Stato d’urgenza da parte dello Stato turco, l’avvocato di Öcalan non può neanche ottenere una spiegazione ufficiale riguardo le ragioni per le quali le visite sono proibite.

Yurekli insiste sul fatto che tale divieto non è giustificabile con il regime di Stato d’urgenza. Secondo le regole di tale regime, infatti, lo Stato può privare i detenuti del diritto di comunicare solo quando sono in detenzione provvisoria, ma non quando sono già stati condannati. Öcalan viene condannato alla prigione a vita nel giugno 1999.

Yurekli ha aggiunto che, anche in circostanze estreme, la sospensione dei diritti fondamentali dei prigionieri dovrebbe essere limitata nel tempo. Ciò vuol dire che le autorità dovrebbero sempre definire la durata della sospensione. Chiede di mettere fine alle misure d’isolamento sull’isola di Imrali e dichiara che continuerà a denunciare i crimini commessi da parte dello Stato turco contro i prigionieri politici.