Gli alleati turchi ad Afrin
I gruppi FSA dell’operazione “Ramo d’ulivo” sono diventati celebri per i loro massacri e le loro torture. Gli alleati turchi ad Afrin hanno una lunga storia di violazioni di diritti umani e massacri in Siria. Uno dei gruppi combattenti al fianco dell’esercito turco, Harakat Nour al-Din al-Zenki, è famoso per le decapitazioni.
Controllato e finanziato dalla Turchia, Harakat Nour al-Din al-Zenki è comparso sui giornali quando i membri del gruppo, con orgoglio, si sono filmati decapitare un bambino palestinese di 10 anni del campo profughi Handarat ad Aleppo. Il gruppo dichiarò che il bambino fosse una spia delle forze di Assad, che in quel periodo stavano avanzando verso Aleppo.
Il gruppo è apertamente parte di Hayat Tahrir al-Sham, dominata da al-Qaeda e la Turchia vuole usarlo per attaccare Afrin da sud.
I gruppi FSA dell’operazione “Ramo d’ulivo” sono anche famosi per massacri e torture. I membri della banda postarlo online un video dove mutilavano il corpo di una combattente caduta.
Sono anche stati visti picchiare un uomo curdo bendato che avevano catturato nel nord della regione di Afrin.
L’attacco terroristico turco su Afrin ha anche distrutto un antico tempio assiro di 3000 anni, cancellando l’eredità culturale siriana proprio come l’ISIS