Giornalisti sospettati

Nuova ondata di arresti in Turchia. Ankara chiede alla Spagna l’estradizione di un autore critici. Tra i giornalisti arrestati in effetti ci sono diversi ex collaboratori dei media di Gülen chiusi dal governo, come il quotidiano Zaman, l’emittente televisiva Samanyolu TV e l’agenzia stampa Cihan. Ma anche il redattore online del quotidiano socialista Birgün (Un Giorno), Burak Ekinci, è stato arrestato nella sua abitazione di Istanbul e il suo computer sequestrato. Birgün, ampiamente diffuso in tutto il territorio nazionale, fortemente laico e vicino al movimento sindacale è in forte opposizione rispetto al governo dell’AKP del Presidente Recep Tayyip Erdogan che anche rispetto al movimento Gülen. Oltre 160 giornalisti attualmente si trovano in carcere in Turchia con accuse di terrorismo.Almeno nove giornalisti sono stati arrestati in retate della polizia all’alba di giovedì a Istanbul. Secondo quanto rife3rito dall’agenzia filogovernativa Anadolu sarebbero stati emessi mandati di cattura da parte della procura dello Stato contro complessivamente 35 giornalisti perché sui loro cellulari avevano installato il programma »Bylock«. Questo programma per nascondere notizie criptate sarebbe stato usato per la comunicazione interna da seguaci del movimento religioso-conservatore Gülen che viene ritenuto responsabile del tentativo di golpe dello scorso anno. Migliaia degli oltre 215.000 utenti di »Bylock« in Turchia durante gli ultimi dodici mesi sono stati arrestati o licenziati dal pubblico impiego con l’accusa di appartenenza al movimento Gülen ritenuto »organizzazione terroristica«.

Intanto il corrispondente dalla Turchia della Berliner Zeitung e della Frankfurter Rundschau, Frank Nordhausen, è oggetto di pesanti attacchi di media turchi vicini al governo. Il quotidiano Aksam martedì ha definito Nordhausen in prima pagina come »spia«. In quanto agente tedesco sarebbe il successore del giornalista della rivista Welt, Deniz Yücel che dal febbraio 2017 si trova in carcerazione preventiva con accuse di spionaggio e terrorismo, sostiene Aksam. Come presunta attività anti-turca a Nordhausen viene rinfacciata in particolare un’intervista con il leader dell’opposizione kemalista Kemal Kilicdaroglu per la rivista Focus.

Nella persecuzione di giornalisti lo Stato turco può contare anche sul sostegno dei Paesi UE e dell’ente internazionale di polizia Interpol. Il 3 agosto il giornalista e scrittore turco-svedese Hamza Yalcin è stato arrestato al suo ingresso in Spagna. L’ordine arrivava da Ankara ed è stato diffuso tramite Interpol. Yalcin è accusato di aver offeso Erdogan e di aver preso parte ad attività terroristiche. Ora Yalcin rischia l’estradizione in Turchia dove per via di sentenze degli anni ’90 lo aspetta l’ergastolo e quindi la sua estradizione sarebbe lesiva della convenzione europea sui diritti umani, secondo quanto riferito in un comunicato stampa del centro culturale Odak di Münster.

Anche a livello militare la collaborazione funziona. Giovedì si è saputo che Ankara ora permette ufficialmente ai deputati tedeschi di visitare la base NATO a, dove sono di stanza anche soldati dell’esercito tedesco. L’8 settembre sette deputati di tutti i gruppi si recheranno in Turchia, così ha riferito l’agenzia stampa dpa.

di Nick Brauns e Roland Zschächner, Junge Welt