Il Newroz a Roma il 21 marzo
Il centro socio culturale Ararat vi invita a partecipare ai festeggiamenti per il Newroz, capodanno kurdo, il 21 marzo 2015 in via di Monte Testaccio, 28 (Largo Dino Frisullo). Con Kobane nel cuore e per la libertà di Abdullah Ocalan!
Il Newroz
I kurdi contano gli anni a partire dal 612 a.C. e il Capodanno è il 21 marzo, Newroz, il Nuovo Giorno. Per i kurdi questa è la data della rivolta popolare guidata dal fabro Kawa contro il tiranno Dehok. Una leggenda narra che Dehok aveva sulle spalle due serpenti che doveva nutrire ogni giorno con il cervello di due giovani. L’addetto all’ingrato compito decise di risparmiare almeno uno di essi, utilizzando il cervello di un montone. Dai giovani segretamente salvati, che dovevano scomparire per sempre nascondendosi tra i monti inaccessibili, è nato il popolo dei kurdi.
Dopo la vittoria, Kawa fa accendere fuochi sulle vette delle montagne per comunicare la buona notizia a tutto il paese.
Le feste intorno ai falò nell’equinozio di primavera sono un’ usanza remota comune ai popoli indoeuropei. Per i kurdi i fuochi di Newroz sono un simbolo di libertà.
Ararat
Il centro Ararat nasce nel maggio 1999 al Campo Boario, nel complesso in disuso dell’ex Mattatoio di Testaccio. Uno stabile abbandonato che è diventato uno luogo di accoglienza e di ospitalità, dove sperimentare forme di condivisione tra attività artistica e culturale, solidarietà civile e trasformazione del territorio. Ararat è il monte leggendario sul quale si arenò l’Arca di Noè scampata al Diluvio Universale, nonché il nome della prima nave carica di profughi kurdi giunta in Italia. Ararat è anche e soprattutto il monte simbolo dei kurdi e degli armeni, popoli oppressi e dispersi dalla repressione turca. La costruzione di questo spazio è stata possibile negli anni grazie allo sforzo dei profughi kurdi stessi, dell’associazione Azad, del Villaggio Globale, dell’associazione Senzaconfine, delle Donne in nero, degli architetti di Stalker, dell’associazione “Un ponte per…”, e di molti altri
Tutte le attività sono autogestite e autofinanziate dagli ospiti del centro con la collaborazione di volontari e volontarie esterne.
Ararat è un punto di riferimento per la diaspora kurda uno spazio in cui coltivare la propria cultura e identità. La comunicazione delle ragioni dell’esilio alla società ospitante, ma anche delle bellezze e del valore storico della cultura di provenienza è fondamentale per delle persone che hanno perso molto, e che molto sono state costrette a lasciare dietro di sé.
L’identità kurda è da sempre minacciata dall’ obiettivo di assimilazione degli Stati in cui il Kurdistan è stato diviso, questi ultimi hanno utilizzato ogni metodo compresa la tortura pur di cancellare la lingua e la cultura kurda. Il motivo di tanta violenza e repressione è dovuto all’essere kurdi e soprattutto al fatto di rivendicarlo. Ma la forza di una tradizione millenaria ha permesso ai kurdi di proteggere e tramandare la propria tradizione anche grazie a momenti di condivisione come il Newroz festeggiato nonostante il divieto e il rischio di pesanti conseguenze.
La celebrazione del Newroz in condivisione con le realtà presenti sul territorio è importante per richiamare l’attenzione sulla questione kurda e per sostenere la lotta quotidiana del popolo kurdo per la difesa della propria identità.
CENTRO SOCIO CULTURALE ARARAT