Festa Internazionalista, Kobane ed Expo al centro dei dibattiti
È stato reso noto il programma della 19a Festa Internazionalista che si svolgerà a Riotorto (Piombino) venerdì 17 e sabato 18 luglio. Nel pomeriggio dei due giorni di festa avranno luogo incontri tematici.
Venerdì 17 luglio – “Kobane, simbolo della resistenza e della lotta contro l’imperialismo” Pur nelle difficoltà dovute alla guerra e all’isolamento mediatico messo in atto dalla propaganda occidentale e dalle potenze capitaliste, ad aver combattuto frontalmente le aggressioni dell’ ISIS sono state le forze Kurde del Pkk –PYD, la resistenza per la liberazione di Kobane e l’esperienza nel Rojava (nord-siria).
Esse rappresentano il processo rivoluzionario di un movimento popolare, partito dal basso, fatto di uomini e donne, uniti al di là delle barriere nazionali, etniche e religiose. L’incontro sarà l’opportunità per affrontare l’attuale situazione politica nello scenario mediorientale e la conseguente evoluzione del futuro destino del popolo kurdo in lotta contro le “spartizioni” imperialiste per la realizzazione di un Kurdistan unito, libero, laico e socialista.
Daranno il loro contributo alla discussione i rappresentanti di: CSIAM, Ass. ALARANGI, LA MEZZALUNA ROSSA PER IL KURDISTAN, UIKI e RETE PER IL KURDISTAN. Sabato 18 luglio – “EXPOniamo l’ipocrisia: nutrire il pianeta delle multinazionali è solo energia per alimentare il capitalismo” Expo 2015 si è aperto a Milano lasciandosi alle spalle una scia di marketing selvaggio, di corruzione e cementificazioni indiscriminate legate alla sua costruzione e a quella delle infrastrutture connesse.
EXPO 2015 che ha come slogan “sfamare il pianeta, energia per la vita”, mette in mostra un modello di agricoltura concepita a spese dei beni comuni, dell’occupazione, dei diritti, dell’ambiente e della qualità della vita delle persone mentre gonfia le tasche di pochi grandi gruppi economico-finanziari. all’incontro parteciperà il comitato No Expo No Israele per denunciare l’ipocrisia di un Expo 2015 che mette in vetrina Israele come esempio di avanguardia nell’innovazione tecnologica agricola e nella sostenibilità ambientale e che mistifica la realtà dell’oppressione israeliana sul popolo palestinese, attuata anche attraverso feroci politiche di occupazione e sfruttamento della terra e di blocco dell’accesso alle risorse idriche.
Sarà poi data voce a esperienze di resistenza territoriale per la difesa dei beni comuni, del diritto alla terra e della sovranità alimentare. Esperienze che si propongono come alternativa alle logiche capitalistiche dominanti di sfruttamento e profitto, sostenendo agricolture che tutelano la salute dell’ambiente e degli esseri viventi. Per il diritto ad un cibo genuino ed accessibile per tutti e per la creazione di opportunità di reddito eque e rispettose delle persone.
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