Êzidî a Şengal stabiliscono la propria assemblea

Duecento delegati Êzidî (Yazidi) hanno partecipato a una riunione sul Monte Şingal (Sinjar) il 14 gennaio, durante la quale è stata presa la decisione di creare un’assemblea, l’Assemblea degli Yazidi di Sinjar. I 200 delegati hanno rappresentato gli yazidi del campo Newroz nel Rojava, quelli che vivono nei campi nel Kurdistan del Sud e quelli rifugiati sul monte Sinjar. I delegati hanno deciso di istituire un’assemblea, al fine di contrastare la mancanza di unità che ha portato ai massacri perpetrati dall’ISIS il 3 agosto.

I 200 delegati che hanno partecipato alla riunione sono stati raggiunti dal vicepresidente del PUK di Mosul, Hisen Derman, dai co-presidenti della Federazione delle Associazioni yazidi in Europa, Zerdeşt Gunay e Ali Atalan, e dal Presidente della Fondazione Yazidi in Turchia, Azad Barış, che sono tutti intervenuti durante la riunione.

L’autodeterminazione è il nostro diritto più legittimo
L’incontro è iniziato alle 9 del mattino e, dopo un minuto di silenzio in ricordo dei combattenti che sono caduti durante la resistenza a Sinjar, il Presidente di TEV-DA (Democrazia Yazidi e Movimento per la Libertà) Seid Hesen ha ringraziato le forze YPG-YPJ e HPG-YJA-Star per l’apertura del corridoio umanitario che ha salvato la vita a decine di migliaia di yazidi nel mese di agosto, quando gli attacchi di ISIS hanno avuto luogo, e per aver difeso le persone che hanno resistito. “Affinché tali tragedie non si ripetano, il popolo yazidi deve unirsi religiosamente e socialmente. Noi dobbiamo determinare il nostro destino. Questo è il nostro diritto più naturale. La religione e la comunità Yazidi sono pacifiche e non hanno mai perseguitato o oppresso nessuno. Ci prenderemo la nostra rivalsa organizzando e ricostruendo la nostra comunità per esercitare il nostro diritto all’autodeterminazione”.

Alleanza, organizzazione e auto-difesa
Gli intervenuti hanno richiamato l’attenzione sulla mancanza di unità e organizzazione degli Yazidi, che ha aperto la strada per le stragi del 3 agosto, lo scorso anno. È stata stabilita la necessità di alleanze, organizzazione e auto-difesa, ed è stato evidenziato che le giovani donne e uomini che vogliono entrare nelle fila delle YBS (Unità di Resistenza di Sinjar) non dovrebbero essere ostruiti.

Sono stati istituiti cinque comitati al fine di organizzare la comunità Yazidi. Il Comitato di Alleanza e Organizzazione, il Comitato di Difesa, Comitato delle Finanze e dell’Economia, Comitato di Diplomazia e un Comitato d’Inchiesta sulla Verità, incaricato di scoprire cosa è successo a quelle persone che sono state rapite e uccise da bande ISIS.

Stabilita l’Assemblea Costituente Transitoria
È stata presa la decisione di stabilire un’assemblea costituente transitoria con 27 membri, definita Meclîsa Êzdiyên Şengalê, Meclîsa Avaker un Demkî (Assemblea degli Yazidi di Sinjar – Assemblea Costituente Transitoria). I 27 membri sono stati eletti dai rappresentanti del Monte Sinjar, di quelli che vivono nel campo di Newroz nel Rojava e quelli nei campi del Kurdistan del Sud.

L’assemblea ha inolre discusso della situazione degli yazidi di Sinjar che sono stati dispersi in tutte le quattro parti del Kurdistan. È stato osservato che la partecipazione degli yazidi che vivono nei campi del Kurdistan del Nord è bassa, ed è stata presa una decisione per aumentare la rappresentanza di questi rifugiati nell’assemblea.

“Abbiamo scritto una nuova pagina della storia”
Seid Hesen ha tenuto il discorso di chiusura, affermando che era stato compiuto un primo passo storico verso l’organizzazione e l’unità della comunità Yazidi. “Abbiamo scritto una nuova pagina nella storia e determineremo noi il nostro destino. Invitiamo gli yazidi che vivono in tutte le quattro parti del Kurdistan e in Europa, a unirsi all’alleanza e rafforzare questo passo storico”, ha dichiarato.